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Comunicati

"L'etica delle responsabilità"

Prot. 053/15

 

“L’etica delle responsabilità”

 

La FATA CISAL non frequenta quei “salotti buoni” dove si è sempre pronti a riciclarsi per tempo.

Tanto meno ci sentiamo prigionieri di quel “confederalcentrismo” del cervellotico riformismo che ci propina in technicolor la “competizione globale”.

Ancor meno condividiamo una politica che si muove solo per precisi interessi strategici, ormai denudata e deturpata dei principi fondativi.

 

La FATA CISAL ritiene che un ritorno all’ordinarietà rigorosa ed all’etica della responsabilità, siano elementi necessari per riaprire un confronto capace di traguardare (non solo) le esigenze dei tempi moderni.

La nostra aperta opposizione alle privatizzazioni non è un fatto ideologico, ma è figlia di un ragionamento preciso.

Partiamo da un assunto : << I capitali vanno dove il costo del lavoro è minore e le tutele dei lavoratori sono indebolite o meglio inesistenti …>>; quindi per attrarre capitali occorre riformare le tutele del lavoro (castrando la nostra storia di Paese civile) e abbassarne il costo.

Questo è un fatto, del resto noto a tutti, che i  burattinai dell’economia sono alla perenne ricerca di posti dove il capitale speculativo trova più conveniente insediarsi.

La crisi economica (voluta) è servita a predisporre l’humus ideale per questa operazione. Infatti, le privatizzazioni hanno spalancato la porta alla “decostruzione” del significato di Stato ed al progressivo sfaldamento dello stato sociale.

L’Italia  ed in parte anche l’Europa, con la loro economia reale, hanno rappresentato e rappresentano ancora il vero ostacolo rispetto alla necessita dell’economia di carta. Infatti, la propensione al risparmio e l’avversione all’azzardo sono elementi “insopportabili” nella e per la logica speculativa.

Pertanto riteniamo sia ormai evidente, alla luce dei “brillanti risultati” delle privatizzazioni già effettuate, che l’interesse non è quello di investire in Italia, ma quello di radere al suolo il nostro sistema produttivo : lo riscontriamo in maniera più evidente ed incisiva nella volontà di privatizzare Enav, un’azienda che era stata concepita non per fare utili ma per produrre sicurezza per il nostro sistema del trasporto aereo, esempio di civiltà insostenibile per i “draghi” della finanza.

Spiace dirlo ma i primi a doversi ribellare a tutto questo sono i sindacati, i quali hanno tutti gli strumenti per smascherarli … ma se alcuni sentono il bisogno di “genuflettersi a questo orrore della mente umana”, non vengano poi a raccontarci che prevalgono i diritti dei lavoratori, quelli che dichiarano di avere realmente a cuore …

 

Noi della FATA CISAL non siamo dei poveri illusi; combatteremo la nostra battaglia …

Fortunatamente il coraggio delle proprie idee traguarda le classi sociali e le disparità di genere .

 

Il 22 Settembre 2015 cominceremo ad alzare la voce con lo sciopero contro la privatizzazione di Enav.

…Fino alla fine …

 

 

 

Roma, 13 Luglio 2015

                                                                                                                                                                                                     Il Segretario Generale

F.A.T.A. CISAL

Corinna Daddio