0.jpg1.jpg2.jpg3.jpg4.jpg

Comunicati

Lettera Aperta di Cesare Ferraro

Avendo vissuto personalmente la storia di Enav, attraverso le vicissitudini di mio padre, ho avvertito l'obbligo morale di dare spazio e divulgare la lettera di un suo amico.

Corinna Daddio

 

Cartellino rosso

 

Questi sono giorni nei quali le immagini da sole raccontano la tragedia, la ferocia di un pugno di fanatici che pensano di uccidere la libertà dei popoli con le armi.

E’ un contesto che mi lascia senza parole e sembra che pure le cose importanti che mi accingevo a scrivere, non hanno più ragione di essere.

 

Visto però che il silenzio potrebbe apparire per alcuni gravido di paura e di sconforto, personalmente, ringraziando chi mi ha concesso di pubblicare queste poche righe, voglio esprimere il mio pensiero rispetto ad un evento che in questo frangente appare quasi banale.

 

Premesso che a mia opinione (magari sbagliando) viviamo un tempo nel quale sembra che alla tanta reclamizzata competenza è preferibile, spesso e volentieri, scegliere tra una “parità di genere” oppure uno “Yes Man”. Questo è certificato dai risultati che hanno trascinato questo paese verso il disfacimento di quanto di buono era stato costruito per il suo sistema produttivo.

 

Ho avuto la fortuna di vivere un tempo nel quale un piccolo nucleo di militari crearono quella che oggi è conosciuta quale Enav.

Il valore aggiunto di quel gruppo risiedeva nell’atteggiamento : << … Dare tutto e poi fare i conti. >>.

Tutto questo unitamente al grande senso dello Stato, tutto questo rappresentava la nostra grande risorsa all’interno della quale tutti ci sentivamo coinvolti, al di là dei singoli ruoli.

 

Fermo restando che nessuno è “Highlander” e che la polvere della storia ha un po’ cancellato le tracce di quei giorni, vedere sventolare il cartellino rosso verso chi è stato uno dei protagonisti (seppur intervenendo successivamente a causa della sua appartenenza ad un aeroporto militare ) è quanto meno “indelicato” …

 

Qual è la colpa di Gianni Torre ?

Forse quella di avere un bagaglio di cultura aeronautica e del settore così grande, tale da risultare ingombrante ? O forse il suo titolo di studio ?

Oppure la sua colpa deriva dall’aver pensato per un attimo che potesse essere stato individuato da qualcuno, quale “Competitor” credibile per condurre questa Azienda verso nuovi traguardi ?

 

Molti di coloro che oggi si ergono a grandi dirigenti sono dimentichi di un passato nel quale avevano solo un ruolo marginale : addirittura qualcuno aveva il solo “onere” di tenere aggiornata la lavagna degli scioperi …

 

Nel mentre Gianni Torre con grande equilibrio e grande onestà, salvava lavoratori dal licenziamento, mostrando competenze per le quali si sono realizzati un’infinità di progetti operativi, dei quali tuttora ci avvaliamo.

 

Per quello che può contare il pensiero di un pensionato, vedersi sventolare il cartellino rosso sotto il naso, rappresenta un grave errore, rendendo ancor più povera questa Azienda : pensiamo ad esempio al ruolo che ha avuto Gianni Torre nella creazione della Licenza professionale dei CTA … ancor più grave, però, è il calcio in faccia alla storia!

 

Caro Gianni, non so quale possa essere la tua scelta a fronte di simili eventi, ma di una cosa sono certo : se ti limiterai a dire : << Comandi! >>, lo farai con la solita dignità; se combatterai lo farai proprio in virtù del grande senso di appartenenza al mondo Enav che ti ha sempre contraddistinto.

Comunque deciderai, avrai sempre il mio grande rispetto e sicuramente quello di tanti altri che come me si rivedranno in queste poche righe : un rispetto che ti è stato negato da coloro i quali sono entrati in campo acquisendo il ruolo di arbitro, senza conoscere nulla della storia …  di questo “gioco” …

 

Grazie a quanti leggeranno con attenzione queste righe.Un grande in bocca al lupo a tutti !

 

17 novembre 2015

Cesare Ferraro