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Comunicati

Trasporto Aereo ... un bene comune, dunque il bene di se stesso

Prot. 012/16

Trasporto Aereo … un bene comune, dunque il bene di se stesso

 

A volte leggere certi comunicati è una gran perdita di tempo.

Il sindacato di norma risponde ai bisogni immediati  dei lavoratori, attraverso la contrattazione, ma ha anche una funzione di stimolo per chi ha la responsabilità politica del Paese, affinché si mettano in campo scelte strategiche, di più lungo respiro, capaci di contribuire alla crescita ed alla stabilità.

Da alcuni frequentatori del tavolo ci saremmo aspettati ben altro : una riflessione, per esempio, su quanto  la logica del guadagno possa orientare e condizionare una società importante come Enav e provocare addirittura inutili tensioni tra i lavoratori e l’utenza.

Ci saremmo aspettati che qualcuno chiedesse : come mai negli anni 2014 e 2015 ci siamo ritrovati di fronte ad una concreta contrazione degli investimenti in sicurezza (Anno 2014 sembra siano stati programmati 134 milioni di Euro circa a fronte di un impegnativo di spesa vicino a 80 milioni e nell’ Anno  2015 sembra siano stati programmati circa 127 milioni di Euro a fronte di un impegnativo di spesa vicino agli 80 milioni)?

Forse c’era l’esigenza di una valutazione di “immagine di bilancio” più redditizia per agevolare il processo di privatizzazione?

Il nostro dubbio riguarda  l’inserimento del concetto di profitto, rispetto al “prodotto” Enav : a nostra opinione è un concetto che getta ombre sul futuro.

Tutti si prodigano a raccontarci che l’ingresso di Enav a Piazza Affari è un’opportunità importante per il T.A. italiano a loro dire quest’evento sarà portatore di nuove energie …

Ad oggi le uniche risorse sono quelle prelevate dalle tasche degli utenti, impiegate per altro, per soddisfare i bisogni della collettività.

Infatti le attuali entrate rappresentano un elemento imprescindibile per garantire efficienza e funzionalità dei servizi pubblici essenziali, nonché una sicura ed efficace fruibilità delle infrastrutture e non ultima una costante ed oculata manutenzione / implementazione della tecnologia, senza contare il continuo aggiornamento professionale  necessario a tutti i livelli.

Ovviamente tutto questo dovrebbe essere accompagnato da una amministrazione capace e professionalmente competente nel dominio … ma questa è un’altra storia …

Pertanto la disponibilità delle risorse per il mantenimento degli standard di sicurezza, sono alla base delle attività di Enav ed è per questo che, a nostra opinione, non possono essere “distolte” per altre finalità che non siano quelle impiegate nella sicurezza di chi vola …

Quando si parla di opportunità bisogna tener conto dei bisogni del cittadino / contribuente ed utente, garantendo loro la più ampia circolazione in sicurezza; sullo stesso piano va valorizzata la cultura della responsabilità che appartiene, in maniera quasi naturale, a chi opera in questo settore.

Questo affinché tutti possano continuare a sentirsi parte integrante di un ingranaggio grazie al quale il nostro Paese, può continuare a mostrare al mondo il meglio di se.

Il risparmio in Enav finalizzato a favorire “soluzioni più redditizie”, non paga : mettere in campo scelte strategiche ed operative “estremamente semplificate oppure inappropriate”, potrebbe rappresentare pericolose conseguenze in termini di sicurezza fino ad oggi sconosciute grazie a quella “cultura della ridondanza” da sempre parte integrante della sicurezza aeronautica, intesa in sistemi, tecnologia e personale. Questo per rispondere a fantasmi volutamente cercati nell’armadio di Enav, Azienda con un passato specchiato, per quanto ci riguarda.

Culturalmente siamo garantisti e non abbiamo alcuna intenzione di prendere in considerazione i fantasmi di cui sopra e non abbiamo minimamente preso in considerazione quanto ci è stato sottoposto (fruibile su internet),  a riguardo di un asserito procedimento penale  del Tribunale di Savona n° 5917/13/21 R.G.N.R. che sembrerebbe coinvolgere l’attuale A.D. Enav.

Sembra che il nostro Paese viva uno strano periodo, nel quale la politica ovunque metta mano fa nascere inchieste : scandali sanità, Energia, servizi … etc.etc. .

Vogliono farci credere che “privato è bello e senza macchia perché incapaci di” controllare la spesa pubblica …

E’ da molto tempo che assistiamo a scelte fatte nella totale assenza del senso civico, in ogni luogo, sia da parte dei privati che da parte di aziende parastatali, almeno secondo quanto ci raccontano gli organi di informazione : gli stessi che ci hanno raccontato del caso Volkswagen e delle immissioni “truccate” nell’ambiente, dimostrando che nemmeno l’efficienza tedesca riesce a garantire quei livelli di civiltà da sempre auspicati.

Purtroppo il mondo si divide tra coloro che mirano al profitto a tutti i costi e coloro che sono pronti a difendere il bene comune a tutti i costi, anche se ultimamente sono considerati fuori moda …

 

Per tornare a parlare del nostro mondo, di Enav, siamo rimasti basiti nell’apprendere che l’Azienda abbia già effettuato un Road show negli Stati Uniti ed in Inghilterra, senza aver ancora visto approvato il proprio Piano Industriale.

Cosa avranno mai presentato i vertici dell’Enav in questa serie di incontri?

Non sarebbe opportuno forse mettere a conoscenza anche il sindacato?

Forse è proprio vero quando gli stranieri parlano di noi italiani asserendo che siamo capaci di fare qualsiasi cosa …

Come da rito ormai, nella prossima comunicazione daremo ulteriori chiarimenti ed informazioni in ordine alla specifica questione Enav.

 

Roma, 4 Marzo 2016

 

 

 

La Segreteria Nazionale Federale

F.A.T.A. CISAL

 

Il Segretario Generale

F.A.T.A. CISAL

Corinna Daddio