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Comunicati

Lettera Aperta alle Istituzioni

Prot. 014/16

 

Lettera Aperta alle Istituzioni

 

A:

Presidente del Senato

Sen. Pietro Grasso

 

Fax 06.6762022

 

Presidente della Camera

On. Laura Boldrini

 

Fax 06.67603522

 

Ministro dell’Economia e delle Finanze

Pier Carlo Padoan

 

Fax 06. 47614249

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Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture

Graziano Delrio

 

Fax 06.44267283

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Pregiatissimi,

 

con la presente vorremmo porre la Vs attenzione sull’Azienda Enav S.p.A. .

Ad oggi Enav rappresenta l’unico provider italiano nella gestione del nostro spazio aereo e che dovrebbe operare in accordo al Contratto di Programma stipulato con i ministeri competenti.

Dato per assunto che i soldi di  Enav (essendo ancora un’azienda ad intero capitale pubblico …) sono i soldi degli italiani, siamo a chiederVi delucidazioni in merito alla creazione di una società partecipata nel Delaware : più precisamente ci risulta siano stati spesi 61 milioni di dollari per acquistare quote di una società costituitasi secondo il diritto del Delaware, con quartier generale in Virginia, denominata Aireon LLC (Limited Liability Company).

Detta società ha come scopo quello di mettere in piedi un sistema di sorveglianza del traffico aereo per monitorare zone attualmente prive di copertura radar, come gli spazi aerei oceanici.

Se a prima vista la creazione di questa società appare come una scelta lungimirante, nei fatti dimostra scelte gestionali di “difficile” comprensione, tali da apparire come illusioni ottiche.

Per spiegarci meglio : Enav S.p.A. partecipa ad una società che ha l’ambizione di fare controllo del traffico aereo su spazi aerei attualmente non di competenza / sovranità italiana … Questo, a nostra opinione, appare una previsione veramente “arrangiata ed improbabile”, di difficile realizzazione e quasi certamente con una resa economica molto bassa, ottimisticamente parlando.

Crediamo possa ritenersi  legittimo avere mire di espansione come già fatto da Enav con il progetto

Kuala Lumpur Enav Asia Pacific, ma tentare di fare “voli pindarici”, ipotizzando che uno stato possa rinunciare al proprio dominio sullo spazio aereo di competenza, alla luce della situazione geopolitica attuale, ci appare come una scelta “folle”.

Ma qualora volessimo dare un giudizio positivo a questo progetto, viene comunque da chiedersi : come mai la controllata Enav North Atlantic è stata creata nel Delaware, stato considerato “stato canaglia” che consente sia l’anonimato che la non sussistenza, per una società, rispetto agli obblighi di trasparenza?

A nostra opinione sembra quantomeno anacronistico il fatto che siano stati spesi 61 milioni di dollari, come prima tranche, investiti in una società nel Delaware  con caratteristiche di Limited Liability Company e della quale non è dato sapere neanche chi sia l’Amministratore.

Probabilmente e di questo ce ne scusiamo sin da ora, i nostri dubbi derivano dalla mancanza di un dialogo sociale capace di sgombrare il campo, ma ultimamente lo strumento sindacale viene considerato da alcuni come obsoleto e  superfluo per i “tempi moderni” e “potremmo farcene anche una ragione”, ma va ricordato che come popolo Italiano abbiamo ritenuto utile ed indispensabile rivolgerci a Voi al fine di avere risposte rassicuranti non soltanto per noi, ma per la maggior parte degli italiani.

Non comprendiamo inoltre come sia possibile che il Mef, ente preposto a vigilare sulla società Enav, possa aver presumibilmente autorizzato e consentito, assumendosene anche le responsabilità della scelta, la creazione di Enav North Atlantic Limited Liability Company che contrasta nettamente con i principi di efficienza, correttezza e trasparenza peculiari di una società pubblica come Enav S.p.A. .

Corre l’obbligo di informarvi che , in Enav, recentemente alcuni dirigenti di Corporate sono stati repentinamente allontanati o per meglio dire licenziati, forse per aver espresso i medesimi dubbi e perplessità rispetto a quanto sopra esposto; ovvero licenziati, forse, per aver assolto al loro reale  compito quale quello di essere servitori dello Stato, adducendo “scuse” di carattere riorganizzativo all’interno dell’Azienda, società pubblica Enav S.p.A., prossima sembrerebbe alla IPO ma società della quale ad oggi non vi è alcuna traccia di un Piano Industriale : sebbene risulti calendarizzato per il prossimo 29 Marzo un incontro per approvare un Piano Industriale, siamo a chiederVi  se un Contratto di Programma, necessario e preordinato ad un Piano Industriale, è stato già approvato per gli anni a venire, secondo quanto stabilito dall’ultima Legge di Stabilità?

Certi di un Vs cortese riscontro, siamo a ringraziarVi anticipatamente per l’attenzione rivolta.

Vi preghiamo di aiutarci a salvare un valore pubblico quale Enav S.p.A. .

 

 

 

Roma, 23 Marzo 2016

 

 

 

La Segreteria Nazionale Federale

F.A.T.A. CISAL

 

Il Segretario Generale

F.A.T.A. CISAL

Corinna Daddio