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Soddisfatti o non soddisfatti?

Pubblicato Martedì, 17 Maggio 2016 12:21
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 Prot. 024/16

 

Soddisfatti o non soddisfatti?

 

Noi di FATA CISAL a questa domanda abbiamo una duplice risposta :

 

possiamo ritenerci soddisfatti se consideriamo l’indice di gradimento nei nostri confronti, da parte di una platea che ha esteso i suoi confini ben oltre le nostre aspettative. Oltre all’interesse da parte di molti lavoratori abbiamo inoltre riscontrato un interesse crescente sul piano politico e giudiziario.

Sul piano politico ci ha sorpreso apprendere che sia esponenti della maggioranza che dell’opposizione  siano interessati ai nostri documenti, ritenendoli equilibrati e “politicamente corretti”. Sul piano giudiziario sono certi che da parte nostra ci sia una conoscenza molto più incisiva e pregnante rispetto quanto già pubblicato.

 

Siamo insoddisfatti perché ci saremmo aspettati il sostegno da parte di tutta la compagine sindacale, autonoma e non, non soltanto perché abbiamo dimostrato di non essere interessati a “scaramucce” e da sempre invitiamo ad avere un atteggiamento coeso nel difendere interessi collettivi, ma nello specifico, siamo insoddisfatti per carenza di interesse rispetto gli argomenti da noi trattati e per l’assoluta indifferenza, ingiustificabile a parere nostro, anche qualora non fossero a conoscenza di questi argomenti.

 

L’insoddisfazione aumenta osservando la nostra Azienda “invasa” da nuovi dirigenti con esperienze meno specifiche rispetto al trasporto aereo e quindi rispetto a coloro che sono stati “liquidati” …

 

Nuovi dirigenti assunti senza aver valorizzato risorse interne preziose e competenti, senza una ricerca pubblicata da Enav sul proprio sito, in violazione degli obblighi assunti nel proprio Piano Aziendale Anticorruzione. Saremmo anche curiosi di conoscere i curriculum vitae di questi nuovi dirigenti assunti, per i quali nulla è stato ancora inserito nella parte “Trasparenza” del sito Enav.

 

L’insoddisfazione diventa addirittura “castrante” perché la nostra idea di sindacato non può essere confinata al solo sindacare; sarebbe più utile attivare proposte costruttive a fronte della profonda conoscenza del nostro settore.

L’anomalia più grande è l’assenza del confronto che continua a permanere e che espone i nostri dubbi ad eventuali probabili insidie da parte ci quanti ci seguono.

 

Ci duole dover procedere nel nostro ruolo di inchiesta, oggi rivolto a temi quali la tecnologia di Enav ed il suo nuovo modus operandi

 

Il Know how del software operativo ATM ed i relativi investimenti nei settori di ricerca italiani rappresentava per Enav, dagli anni 2000, una scelta decisiva e strategica per essere riconosciuta da Eurocontrol, basata su due punti principali :

 

-essere indipendenti nella ricerca e produzione di software e hardware di servizi di controllo aereo, soprattutto per ragioni di sicurezza interna, tenuto anche conto del rischio internazionale di attentati terroristici;

-sviluppare i sistemi ATM civili in conformità con le politiche europee stabilite da Eurocontrol e Sesar, in maniera comunque da consentire un cospicuo ritorno economico per la nazione.

Sebbene Enav avesse sempre apprezzato investimenti nei settori di ricerca italiani e tale strategia le avesse permesso di essere riconosciuta da Eurocontrol come uno dei migliori provider a livello europeo, a fine 2011 questa strategia ci sembra sia stata “modificata” dalla nomina dell’allora Amministratore Unico Massimo Garbini e dalla conseguente nomina dell’attuale Direttore dell’Area Tecnica avvenuta nel Gennaio 2012, che di fatto hanno attivato, attraverso il “rimpiazzo” di alcuni dirigenti, la sostituzione  dei sottosistemi ATM italiani, preferendo prodotti esteri “tecnologicamente diversi” che, a quanto ci risulta, ha comportato l’esclusione di quelle ditte italiane che hanno sempre consentito alla nostra Azienda ed al nostro Paese di mostrare il meglio di noi stessi.

Ci chiediamo cosa e quale impatto, queste nuove strategie, ci porteranno a medio e lungo termine.

Acquisti di componenti dei nostri sistemi, di proprietà di altri ANSP ( Air Navigation Service Providers), europei e non ( si veda Nav Canada), non ci fa retrocedere rispetto a quello che oggi rappresenta la nostra importanza nazionale ed internazionale?

L’applicazione di nuove ingegnerie, oggi previste nel progetto 4Flight (nuovo progetto per l’ATM in sostituzione dell’attuale SATCAS) non crea un dispendio ingente di risorse, a fronte di investimenti già effettuati ?

Non si avrebbero ripercussioni nella verifica di rispondenza dei requisiti del SES ( Reg. SES 552/2004) e siamo certi che non ci siano conseguenze in termini di sicurezza ed affidabilità dei nostri sistemi ?

Ma non sembra strano che Enav si sia “concentrata” a comprare sistemi già in uso presso altri providers, che appaiono anche tecnologicamente superati ?

Avere una “platea varia” di fornitori e di “tecnologie diverse”, non avrà già comportato e comporterà, anche questo, un ulteriore aumento di costi sulla manutenzione e la gestione stessa del cambiamento ?

Il sistema 4 Flight non aveva quale obiettivo quello di semplificare ed automatizzare la manutenzione software ?

Integrare la tecnologia estera all’intera struttura tecnica del sistema italiano, non comporterà anch’esso un aumento dei costi  e rilevanti difficoltà per la manutenzione ?

Abbiamo raccolto numerose lamentele da parte di aziende italiane, che al momento purtroppo non siamo in grado di verificare, completamente ( a loro dire) estromesse dalla possibilità di partecipare a gare di appalto a fronte di aggiudicazioni condotte a “trattativa privata” sempre a loro dire …

Auspicandoci di non essere costretti ad assumere un atteggiamento per così dire “certosino” sulla materia,  vi diamo appuntamento alla nostra prossima comunicazione, nella speranza di trovare valide risposte a tutto questo.

Buon lavoro!

 

 

Roma, 17 Maggio 2016

 

La Segreteria Nazionale Federale

F.A.T.A. CISAL

 

Il Segretario Generale

F.A.T.A. CISAL

Corinna Daddio