0.jpg1.jpg2.jpg3.jpg4.jpg

Comunicati

Dove vola il sistema del T.A. italiano?

Prot. 004/17

 

Dove vola il sistema del Trasporto Aereo italiano?

 

 

 

Il nostro impegno è da sempre teso a costruire quelle condizioni affinché si crei un confronto capace di traguardare i gravi problemi del T.A. Italiano causa non soltanto di crisi e frammentazione del tessuto produttivo del Settore che ricadono inesorabilmente sui lavoratori e sulle imprese coinvolte, ma  occasione oltretutto di ulteriore emarginazione di intere Regioni, così come più volte da noi rivendicato.

E’ sotto gli occhi di tutti!

La scarsa accessibilità in alcune regioni del centro sud assume risvolti paradossali e dannosi per l’economia locale e nazionale grazie a mancanti o poco efficienti collegamenti aeroportuali, ad un sistema viario fatiscente ai quali si aggiunge  un Piano Aeroporti poco lungimirante capace oltremodo  di tagliare  completamente fuori alcuni paesi.

E’ certificato che il bacino del Nord ha una connettività aeroportuale  molto più spiccata rispetto al Sud, simbolo dei peggiori indici di pianificazione e sviluppo …

 

In un sistema così carente, l’importanza di un’infrastruttura qual è un aeroporto, diventa ancor più evidente; un esempio su tutti è l’aeroporto di Pescara che, in questi ultimi sei mesi, ha smentito tutti … soprattutto i ragionamenti circa scali minori e strategici, evidenziando l’importanza di avere una infrastruttura capace di sopperire lì dove altri sistemi di trasporto sono carenti.

Anche l’aeroporto di Rieti, quasi dimenticato, sta recitando un ruolo di primaria importanza nella preziosa macchina dei soccorsi.

A fronte di quanto evidenziato ci chiediamo :

come possano pensare di chiudere alcuni aeroporti della Calabria?

Il Ministra Delrio si è mai avventurato in auto verso Crotone?

Oppure ha mai optato per raggiungere tale destinazione in treno?

… Forse  con  l’alta velocità … del pensiero … e ci duole constatare che ancora parlano di rottamare : ma cosa c’è rimasto da rottamare in Italia?

Ahimè ben poco e soprattutto al Sud Dracula avrebbe ben poche chance per mantenersi …

Vorremmo fortemente un Governo forte, capace di confrontarsi realmente e democraticamente con il sindacato degli esclusi o “banditi” al fine di essere  coinvolti realmente tutti per un Paese che riesca a trovare soluzioni efficaci ed efficienti, ma soprattutto soluzioni capaci di creare futuro per l’Italia.

Tutto questo sarebbe possibile se realmente iniziassimo a mettere da parte la propaganda per affrontare seriamente i problemi e creare sostanza.

Al di là della nostra mancata partecipazione al “famoso” tavolo che dovrebbe risolvere i problemi pensionistici relativamente il personale di Enav SpA, sembra che la soluzione non sia stata ancora individuata : la sostanza nei fatti è che attualmente il personale di Enav, al compimento del sessantesimo anno di età vede decadere la propria licenza e si ritrova senza pensionebasterebbe  prendere  una  decisione per risolvere la questione, evitando mesi e mesi di trattative …

Ricordiamo che Enav SpA è in Eurocontrol e riteniamo sia più che sufficiente avere come riferimento quanto avviene in altri paesi aeronauticamente evoluti, come la Germania, per poi allinearci definitivamente alla loro normativa … questo si che sarebbe più che opportuno e necessario …

Per rimanere in ambito Enav chiediamo : quando pagate i dividendi per le azioni?

Perché, se ci sono disponibilità economiche, non date un premio straordinario ai dipendenti che, nonostante Voi, continuano ad assicurare elevati livelli di servizio?

In attesa di Vs. cortese riscontro, che non ci sarà come al solito …

Ma prima o poi i nodi vengono al pettine!

Ad maiora.

 

          

Roma, 31 Gennaio 2017

La Segreteria Nazionale Federale

F.A.T.A. CISAL

 

Il Segretario Generale

F.A.T.A. CISAL

Corinna Daddio