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Comunicati

ALITALIA E' LA NOSTRA FAMIGLIA!

 Prot.011/21

 

ALITALIA E’ LA NOSTRA FAMIGLIA!

 

Il 5 Maggio scorso è stato l’anniversario del primo volo della nostra Compagnia di Bandiera, una data che ha coinciso con una grande manifestazione dei lavoratori tutti del comparto e della quale purtroppo poco si è parlato.

Ognuno di loro indossa la divisa, il logo Alitalia con orgoglio, lo stesso orgoglio che dovrebbe albergare in ognuno di noi affinchè si continui a vedere la nostra bandiera svettare  nei cieli.

Nonostante i volti nascosti dalle mascherine non si può non notare lo sguardo di ognuno di loro, gli occhi di questi nostri colleghi, fratelli, amici dai quali traspare dolore, stanchezza e paura. La paura di perdere la dignità che soltanto un posto di lavoro può darti, grazie al quale ti sei affrancato dalla famiglia; quella dignità costruita nel tempo e che ti ha reso indipendente e che oggi rischiano di perdere per colpa di scelte  politiche sbagliate e manager che sembrano continuare a mostrare la loro “incapacità” a voler pensare bene … Altrimenti sarebbe anche  auspicabile per un certo verso …

Queste scelte apparentemente sbagliate sono il frutto di una politica europea che da oltre un decennio sta imponendo i propri diktat, fregandosene della peculiarità specifiche di ogni paese, fregandosene dell’ITALIA  e preferendo erodere sistematicamente e scientemente interi settori a vantaggio di una economia globale e menefreghista, capace di calpestare conquiste sociali e democratiche che hanno fatto la nostra storia.

E’ doveroso ricordare a noi stessi che il lavoro è al centro della vita sociale, non solo come dovere ma soprattutto come diritto, un bene per l’uomo tale da accrescerne la dignità stessa.

Una condizione fondamentale sotto il profilo etico che non può permetterci di dimenticare quale sia il reale  valore dell’occupazione e della sua salvaguardia, essenziale nella vita di ognuno di noi e che la politica ed i governi di questi ultimi tempi sembrano non siano tesi alla vera salvaguardia soprattutto oggi che la Pandemia ha accentuato squilibri, evidenziando ancor di più il divario tra chi è garantito e chi non lo è…

Occorre ripensare a leggi e norme che scelgano di sanare queste diseguaglianze per una ripresa economica concreta del nostro Paese, auspicando che le parole del Premier Draghi dette al Social Summit di Oporto si concretizzino e nessuno venga lasciato indietro : cominciando proprio da ALITALIA che è l’ITALIA, siamo tutti noi; ALITALIA è il nostro TRASPORTO AEREO e non possiamo permetterci di fare spallucce nei confronti dei nostri colleghi oggi colpiti e schiacciati da politiche europee di liberalizzazione del settore che hanno permesso di favorire negli ultimi venti anni compagnie aeree globali quali la tedesca Lufthansa, la francese Air France e l’inglese British tramutando la nostra Compagnia di Bandiera in un centro di costo dove si è preferito delocalizzare la manodopera “facendone lievitare i costi di gestione oppure “riformando e rieducando” il nostro personale che certamente non ha nulla da imparare da paesi stranieri … Ma questo è sostanzialmente quello che accadde con Renzi, quando chiamò gli arabi insieme agli inglesi per consegnare nuovamente la nostra Alitalia nel “tentativo di salvarla”  a loro dire dal tracollo finanziario dei Capitani Coraggiosi e dalla fallita privatizzazione, preferendo usarla arbitrariamente per fatturare costi e distrarre fondi che lo Stato, ognuno di noi ha versato come amministrazione straordinaria e che ancora oggi non sappiamo dove e come siano finiti, il tutto con l’avallo del sindacato confederale che ha consentito ed agevolato questa vergogna nazionale , firmando accordi con l’azienda consapevoli del grande male che avrebbero causato al nostro Paese e di fatto consegnandoci al nemico per farci massacrare”.

Qualcosa che ha dell’incredibile, una violenza perpetrata per favorire le grandi potenze e che stona con quello che il nostro grande Paese rappresenta da sempre per cultura, per vocazione turistica : una risorsa senza pari nel contesto mondiale che al contrario è servita grazie ad imposizioni europee affinchè un primato ce l’abbia anche l’Italia : i nostri lavoratori, i colleghi ALITALIA sono stati a tutti gli effetti gli apripista per esodati, precari e cancellazione dei diritti che oggi ci hanno portato ad una trasformazione antropologica del mondo del lavoro tanto da voler togliere per sempre quella dignità di cui parlavamo prima, la libertà di vivere una vita normale “acconsentendo e favorendo colpevolmente politiche tese ad una mera programmazione del ricatto e dell’usura finanziaria” tali da farci vivere un dramma sociale senza pari, senza più poter rivendicare diritti faticosamente conquistati negli anni grazie anche ad una classe sindacale inadeguata che ha contribuito a questi accadimenti.

E’ ora di fermarci a pensare realmente al nostro futuro, al futuro dei nostri figli alle nuove generazioni e svestirci di questa coltre di indolenza che ci pervade da molto tempo e che ci vede disinteressati rispetto a certi temi che al contrario ci toccano da vicino perché se nessuno è più garantito, chi ci garantisce domani?

La nostra efficienza è la nostra capacità di rendere al pieno delle nostre potenzialità con costanza e caparbietà, ne siamo capaci, lo dice la nostra storia e non possiamo accettare che si cancelli con un colpo di spugna  la nostra professionalità, la nostra passione, il nostro impegno ed il forte senso di appartenenza che ci ha sempre contraddistinti nelle lotte per i nostri diritti; al nostro grande senso di appartenenza alla nostra famiglia : ALITALIA è il nostro orgoglio nazionale, il nostro patrimonio … Rimaniamo una grande famiglia ed adoperiamoci affinchè la politica possa proiettarci ad un reale nuovo Piano Industriale di crescita per l’intero Paese!

 

 

Roma, 8 Maggio 2021

La Segreteria Nazionale Federale

F.A.T.A. CISAL