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FATA CISAL COMUNICATO STAMPA

Pubblicato Giovedì, 07 Ottobre 2021 09:48
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COMUNICATO STAMPA

Azione disciplinare nei confronti del Vice Questore Nunzia Alessandra Schilirò

La verità e la ricerca della verità vanno distrutte nel nome di una omologazione del pensiero, della comunicazione, della grande stampa e del mainstream.

E’ doveroso anche da parte nostra esprimere solidarietà ed appoggio pieno alla causa che ha visto come protagonista una libera cittadina affermare la propria opinione all’interno di una manifestazione programmata, rivendicando uno dei diritti più importanti della nostra democrazia e stabilito  dall’Art. 21 della nostra Costituzione che al comma 1 così dispone :

<< Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione … >>.

Una norma fondamentale, pietra angolare della democrazia e dello Stato di diritto, una delle libertà fondamentali proclamate e protette dalla nostra Carta Costituzionale che evidentemente oggi, seppur non in condizioni di regime bellico, è bene sottacere a favore di un mainstream allineato dove l’omologazione della comunicazione, del pensiero e della stampa devono necessariamente veicolare un diktat vestito di verità o pseudoscienza.

La dimostrazione di questo indottrinamento sta nel sentirsi dalla parte giusta, arrivando di fatto a denigrare se non ostacolare chi la pensa in maniera diversa dal pensiero dominante, dimenticando allo stesso tempo il diritto / dovere di esprimere liberamente il proprio pensiero anche se questo appartiene alle minoranze e questo si che lo certifica la nostra Costituzione.

Pertanto quando si ascolta la dichiarazione di quella donna salita sul palco che sostiene l’illegittimità della “certificazione verde” non si palesa la scriminante di abuso di diritto o distorsione dello stesso, anzi la stessa ha dato prova di coraggio e non solo, quella donna ha ricordato ed informato ad ognuno di noi, qualora l’avessimo dimenticato, quali sono i nostri diritti semplicemente citando gli stessi per i quali lo Stato le ha riconosciuto il ruolo che oggi riveste, avendo giurato fedeltà alla nostra Costituzione e la fedeltà al popolo italiano garantendo allo stesso la sicurezza; sostanzialmente  ci ha ricordato che le stesse linee guida costituzionali oggi ci sono negate : il “green pass” rappresenta uno strumento di discriminazione incompatibile con la stessa Costituzione, perché nessun diritto può essere subordinato ad una certificazione o ad un marchio che tra l’altro sta alimentando odio ed intolleranza nell’ignoranza che dilaga con la compiacenza di quanti ne traggono beneficio senza che ci rendiamo conto che stiamo facendoci beffe dei nostri diritti.

Noi non entriamo nel merito con cui la medicina dovrebbe eticamente agire ed interpretare la scienza, ma riteniamo che lo strumento della “certificazione verde” così come è stato concepito sia solo un mezzo discriminatorio, coercitivo e surrettizio ed è inaccettabile che sopravanzi il diritto costituzionale al lavoro.

<< Il fatto che un’opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda. Infatti, a causa della stupidità della maggioranza degli uomini, è molto probabile che un giudizio diffuso sia sciocco piuttosto che ragionevole.>> Bertrand Russel

Roma, 7 Ottobre 2021

La Segreteria Nazionale Federale

F.A.T.A. CISAL