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Comunicati

"P piano D dileguamento R risultato..."

 

“P piano D dileguamento R risultato …”

 

Prot. 016/14

 

Per la nostra salvezza, troppo spesso si tende a spacciare per terapia necessaria il colpo di grazia finale …

Si dice che la nostra economia soffre perché si è perso il gusto di innovare e perché gli investimenti sono la risorsa del capitalismo industriale : su questo versante c’è ben poco da rimproverare ad Enav, al limite si potrebbe discutere su alcune scelte ridondanti, su talune priorità e forse sull’ automazione che spesso si è dimostrata ben inferiore alle aspettative.

Gli ultimi dati Ocse raccontano che l’Italia è al 6° posto in Europa per il prelievo complessivo da parte dell’erario, sulle nostre buste paga …

Noi infatti abbiamo un prelievo medio del 47,8%, mentre la Francia ha il 48,9% e la Germania, locomotiva dell’eurozona, il 49,3%.

 Ma allora perché da loro il “sistema” funziona e da noi no?

 Se il loro Pil cresce e da noi no, non è certo colpa del cuneo fiscale (ne deduciamo che la manovra dell’attuale governo dei 10 mld, su un certo tipo di reddito, è fasulla).

Infatti l’Ocse dimentica di raccontarci che le nostre buste paga lorde sono ben inferiori del lordo dei paesi presi ad esempio e tanto meno non spiega come facciano le loro aziende a rimanere competitive sia sul mercato interno che su quello esterno, nonostante paghino un cuneo fiscale più elevato ed un lordo più elevato.

Come sempre l’Ocse dimentica di segnalare (non le compete) che dall’entrata in vigore dell’euro, grazie “alla complicità di un certo tipo di sindacato responsabile”, abbiamo assistito a rinnovi contrattuali a ribasso o addirittura a non rinnovi per anni, per poi essere liquidati con una tantum: tutto ciò erodendo la ricchezza e quindi il potere d’acquisto dei lavoratori.

Dicono che il nostro debito pubblico è un dramma : noi riteniamo che il “colpo di grazia” alla nostra economia è sopraggiunto con l’avvento di quella “parolaccia” che è sulla bocca di tutti … SPENDING REVIEUW.

Sia chiaro quindi : il nostro dissenso su questo ennesimo “scippo” fatto a danno dei lavoratori di Enav, chiamato PDR, non è afferente alla quantità del taglio,

ma solo alla logica …

Sono diminuite le posizioni operative, il relief ha subito una forte contrazione, le reperibilità spesso e volentieri sono state assorbite dal sistema operativo senza l’intervento del reperibile, gli straordinari hanno subito un forte ridimensionamento, etc. etc. aggiungendo a tutto questo un “bilancio miracoloso” … Risultato : TAGLI, TAGLI , TAGLI !

C’è qualcosa che non ci torna … Vero, qualcosa non fila nell’equazione DARE – AVERE …

Quindi il problema Italia, per quanto ci riguarda, risiede nella “non – cultura sindacale, inquinata da troppa gente che non c’entra nulla, che li rende indegni di sedere sulle poltrone al tavolo delle trattative, alle quali sembrano incollati dal peso delle responsabilità, per lo sfascio che ci circonda”. Questi sono fatti!

Il nostro Ministro dell’Interno, nei noti fatti dell’Olimpico, ha affermato :

 << …Non fu trattativa quella con Jenny a carogna … >>.

Noi possiamo affermare a ragion veduta, (noi), che la stessa cosa si è verificata al tavolo del PDR, in quanto quello che è rimasto ( fortunatamente) del sindacato libero non ha firmato.

Sempre a nostra opinione : se questo è “il confronto”, tanto vale azzerarlo … in quanto non è più in grado di svolgere la sua funzione … e crea solo costi …

Il sindacato non è un branco che va avanti attraverso discutibili alleanze e clientelismi e non produce solo fumo, ma accordi tendenti al miglioramento dello status di chi lavora, sia sul piano economico che normativo (tanto per ricordarlo) e quando non ci riesce usa gli strumenti che lo stato di diritto gli ha messo a disposizione per dissentire … E’ così oppure ci sbagliamo!?

Si faccia avanti chi è capace di argomentare il contrario …

Stiamo assistendo “impotenti” al disfacimento di un paese fiorente : chi lo fa notare, rimane per ora una voce che grida nel deserto … Vi invitiamo a riflettere.

Chiamarsi fuori non è la soluzione!

Se questa voce, insieme ad altre voci libere si unisse al vostro coro, porterebbe questi “signori che si fregiano del diritto di rappresentarvi unitamente alla loro indolenza conclamata dai fatti” a dimettersi oppure farsi da parte.

C’è bisogno di un sindacato che apra urgentemente una trattativa con il governo (al di là di quello che dichiara Renzi), un sindacato 

che non porti lo stesso ad una mera partecipazione, bensì un sindacato capace di mettere sul tavolo quella convinzione atta a creare prospettive di crescita capaci

di svincolarsi dal logorio della crisi politica / economica del paese, anzi è proprio da questo che deve trarne nuova motivazione per aprire una nuova stagione …

Il Trasporto Aereo del futuro deve assolutamente partire da questo principio : il problema non è qualche euro in più, ma come finirà!

 

Roma 09.05.2014

 

Il Segretario Generale

C. Daddio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Segretario Generale

                                                                                                      C. Daddio