0.jpg1.jpg2.jpg3.jpg4.jpg

Comunicati

Un passo indietro, un passo avanti ...

Prot. 056/12

 

Comunicato ai lavoratori : “ Un passo indietro, un passo avanti …

… Fermi .

Ennesima puntata sulle retribuzioni dei cosiddetti ‘ neoassunti ‘ .”

 

 

Da un comunicato della FILT – CGIL apprendiamo che sulla questione dei Superminimi dei cosiddetti ‘ neoassunti ‘ , la riunione del 10 Luglio scorso ha portato ad un’ ennesima fumata nera.

La questione non è finita ed è rimandata ( ovviamente ) ad ulteriori incontri.

Con immenso piacere leggiamo che la posizione della CGIL, sul tema, è molto simile alla nostra già descritta abbondantemente nel comunicato redatto dalla scrivente in data 4 Luglio ( consultabile sul nostro sito www.sacta.it ).

Infatti, la CGIL sostiene che non debba esserci differenziazione salariale tra lavoratori con le stesse mansioni.

Fermo restando che quanto sostenuto dalla CGIL e dal S.A.C.T.A. non è un principio ma un diritto inalienabile.

Quello  che  non  comprendiamo è  il  perché  “qualcuno  si  ostini  ad  affermare che l’ Accordo del   10/04/2004  sia figlio di pressioni indebite da parte di alcuni sindacati “, visto che lo stesso è stato liberamente sottoscritto da tutti.

Comunque se  quell’ accordo ha creato sperequazione,  probabilmente  era  sbagliato visto con gli occhi di oggi ( non a caso i CCNL si rinnovano dopo un certo periodo di tempo ), in quanto alla luce di come si è evoluto e sviluppato il riassetto organizzativo aziendale oggi la situazione è radicalmente modificata : se sperequazione c’è stata, deriva dal recupero delle quantità economiche di 2° livello, afferenti al PDR. Le stesse,in quell’ operazione, vennero trasferite in fascia A della retribuzione; scelta intrapresa con lo scopo di rendere realistica la retribuzione complessiva dei dipendenti rispetto alle norme pensionistiche dell’ epoca.

Ricordiamo tutti che i CTA all’ epoca, prima di intraprendere il corso R/R, attraversavano vari step intermedi; proprio questa abilitazione ha creato un sistema vistosamente disomogeneo di retribuzione.

Ricordiamo anche che per gli EAV, al fine di non far lievitare i costi di categoria, si scelse il ‘ salario d’ impianto ‘ , attraverso lo strumento della R.I.A. , visto che la loro situazione operativa era ingessata ( mobilità geografica pari a ‘ 0 ‘ ) .

 

Oggi questa situazione non esiste più e non sussiste più la necessità di spiegarla, è chiara a tutti.

Quindi non è solo il salario dei CTA che và corretto, ma anche quello degli EAV.

Per quanto ci concerne quell’ accordo era corretto per quel momento storico, oggi và sicuramente rivisitato ed adeguato alle nuove esigenze del mondo del lavoro, che riguardano tutti, innegabilmente in continua evoluzione.

Non ci si può rifugiare nel detto : “ … Chi ha avuto … Ha avuto, chi ha dato …Ha dato … Scordiamoci il passato … “.

Ultima nota la diciamo per prima a noi stessi e poi la estendiamo agli altri : il famigerato Spendig Review, per recuperare economie, non lo si deve necessariamente ricercare nel recupero inflattivo o PDR, bensì lo si può ottenere anche attraverso uno snellimento della Classe Dirigente e di chi ha risultati economici anomali rispetto a quanto previsto contrattualmente.

Per il S.A.C.T.A. questa è una delle tante battaglie appena iniziate .

Su un altro comunicato, di un’ altra Organizzazione, leggiamo “ l’ autocelebrazione delle questioni di principio portate avanti dagli stessi, i quali affermano che questo non è un problema economico ma un problema di giustizia professionale … “.

 

Peccato che nell’ affermarlo dimentichino che non rappresentano solo la categoria dei CTA, ma anche altre situazioni assimilabili, riguardanti altre categorie.

 

 

 

Leggere è facoltativo … Meditare sarebbe opportuno …

 

 

 

 

Roma, 25.07.2012

La Segreteria Organizzativa Nazionale