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Comunicati

" Non siamo pupi ..."

Prot. 072/12

 

Comunicato ai lavoratori : “ Non siamo pupi …”

 

 

Nel registrare che in data 24 Settembre 2012 c’è stata una convocazione presso il Ministero dei Trasporti solo per alcuni, ci desta preoccupazione un passaggio sul quale viene incentrato il confronto, ovvero :

 

… Viaggiare in aereo è ormai parte integrante della nostra vita privata e professionale; tuttavia,va confutata l’idea che, in Italia, l’ interesse pubblico (il diritto alla mobilità anche con il mezzo aereo ) non possa più coincidere con un interesse nazionale di valenza strategica per lo sviluppo della nostra economia . …”.

 

Per anni ci hanno “raccontato” che il nostro diritto nel manifestare il dissenso attraverso lo strumento dello sciopero ledeva il diritto del cittadino alla mobilità con l’utilizzo del mezzo aereo, sostenendo che quest’ultimo rappresentasse la base del nostro sviluppo socio-economico e quindi un interesse pubblico / nazionale, “scomunicando” l’ atteggiamento di alcuni piccoli sindacati che attraverso la loro azione “ricattavano” il Paese, e con metodi talvolta coercitivi, ci richiamavano ad “un’etica più confacente gli interessi generali” .

L’etica  a nostra opinione non può essere invocata ed applicata con ferocia solo quando porta “vantaggi alla Classe Dirigente e alla proprietà per il proprio profitto”, ma essa dovrebbe essere un comportamento virtuoso, capace di portare profitto a tutti i soggetti che partecipano alla vita socio-economica del nostro Paese.

Sentirsi dire  che il Trasporto Aereo potrebbe non essere più un interesse Pubblico / Nazionale, significa fare un salto indietro rispetto a quelle conquiste che hanno caratterizzato gli ultimi cinquant’anni .

Chiudere qualche aeroporto, dopo aver chiuso qualche ospedale, dopo aver falcidiato la Compagnia aerea di riferimento Nazionale, dopo aver affidato a privati le FS, spacchettandole in una miriade di aziende è significativo e legittimo porsi una domanda :

Chi siamo e dove stiamo andando ?”.

 

 

 

 

 

Riteniamo che in questo ci sia un vero e proprio abuso e, come diceva un grande filosofo e politico irlandese : “… Più grande è il potere, più pericoloso è il suo abuso. (E. Burke )”.

Qualcuno ci dirà che il momento economico difficile ci porta a scelte dolorose.

Noi crediamo che per quanto questo momento possa essere difficile, non possa lo stesso essere il motivo per il quale capisaldi di civiltà / sviluppo, che sono divenuti parte integrante della nostra vita, siano abbattuti .

Ci sono illuminati economisti che hanno un’idea di soluzione dell’ attuale crisi completamente opposta a quella che si sta praticando .

Per rimanere ad Edmun Burke, egli asseriva più di due secoli fà : “… La mera parsimonia non è economia. La spesa, o una grande spesa, potrebbe essere una parte essenziale della vera economia.” .

Quindi, sempre a nostro giudizio, l’ ipotesi di piani aeroportuali finalizzati ad una contrazione degli stessi è da ritenersi a dir poco “ folle !” .

E’ pur vero che per le nostre idee e per le nostre “visioni” siamo stati esclusi dai Tavoli, ma è altrettanto vero che difenderemo attraverso tutti i mezzi che sono a nostra disposizione, in uno Stato di Diritto qual è il nostro, l’ Azienda così come la conosciamo, i suoi lavoratori e consequenzialmente   anche la nostra Classe Dirigente ( seppur in qualche caso criticabile ) con tutte le nostre forze per il bene ultimo del Sistema del Trasporto Aereo .

Qualcuno su quest’affermazione probabilmente sorriderà … Nella migliore delle ipotesi, viste le nostre proporzioni … .

Noi rispondiamo loro sempre facendo riferimento ad una frase dello stesso autore, ovvero :

“… Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all’azione.” .

Siamo convinti che nel nostro tessuto sociale di buoni / giusti ce ne siano in abbondanza e quindi richiamiamo loro e altre Organizzazioni Autonome, non convocate / coinvolte, affinchè comincino a dire ed a fare cose da uomini liberi, uscendo da quelle gabbie di liturgie / convenzioni ormai consolidatesi nella pratica delle Relazioni Industriali .

Abbiamo già sbagliato, non vorremmo ricadere nell’errore, ricordando gli avvenimenti di Alitalia e la sua devastazione ( al capezzale di quel malato c’erano gli stessi Dottori che oggi sono chiamati a curare questo settore ) ovvero che a noi di Enav non sarebbe mai accaduto e non abbiamo fatto nulla per impedire quello che è già accaduto ai nostri colleghi del settore Trasporto Aereo . 

Come giustamente affermava il Cardinale Carlo M. Martini :” L’umanità è una lunga e immensa cordata che sale verso la vetta e che ogni scalatore tira ed insieme è tirato dall’ altro “.

Quindi  ognuno  di  noi  dovrebbe  farsi  carico  nel   “tirare”  anche quelli che vivono nel e del  Sistema Aeroportuale, con il loro lavoro quotidiano, combattendo una guerra di civiltà e di sopravvivenza della “specie” .

Una visione distorta delle angosce socio-economiche rischierebbe di farci comandare dalle paure che ci attanagliano; mentre un atteggiamento positivo, che in un governo del popolo equivale al coinvolgimento, creerebbe quella “massa” unica forte e coesa che in Democrazia porterebbe a più miti consigli il potere economico, sempre pronto a riciclarsi.

Pertanto più che chiudere taluni aeroporti sarebbe ora che si cominciasse ad eliminare quelle “virtuose consulenze” nel pubblico impiego, affinché nelle casse dello Stato avvenga un risparmio virtuoso di oltre due miliardi l’anno .

Quantità economica sufficiente ( insieme a qualche altro risparmio ) affinché gli aeroporti tutti possano rimanere aperti, quale avamposto di civiltà e di sviluppo .

 

Confidiamo in un rigurgito d’orgoglio nelle coscienze di tutti, teso a fare muro e superare questo momento (creato ad arte da una finta competizione spinta ) molto triste per il Settore del Trasporto Aereo, e vorremmo darvi un ulteriore spunto di riflessione :

 

la disoccupazione è voluta ed è creata ad arte dal potere economico, in quanto la stessa crea quei presupposti per i quali i lavoratori sono perennemente “ricattati” a tal punto da fare loro  sfiorare la condizione del “servilismo” .

 

Volutamente ci asteniamo dal  commentare il documento programmatico presentato dal Ministero dei Trasporti, facilmente consultabile sui siti delle Organizzazioni Sindacali convocate.

 

Se vorrete, dopo averlo consultato e se la vostra indignazione sarà pari alla nostra, potrete contattarci attraverso il nostro sito.

Grazie anticipatamente per il Vs. eventuale contributo.

  

 

“Leggere senza riflettere è come mangiare senza digerire . ( E. Burke )”

 

 

 

www.sacta.it

 

 

 

 

 

 

Roma, 28.09.2012                                                                  La Segreteria Organizzativa Nazionale