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Comunicati

"L'occhio del ciclone ..."

Prot. 077/12

 

Comunicato ai lavoratori :    “L’occhio del ciclone …”

 

Con il termine “occhio del ciclone” si intende la zona centrale di un ciclone tropicale, attorno al quale si sviluppa e ruota un imponente muro di nubi che contraddistingue il vortice atmosferico.

In tale zona tutto appare stabile, a tratti soleggiato, zona calma che prelude però l’arrivo della “coda” del ciclone.

Anche in ENAV in effetti siamo nel cosiddetto occhio del ciclone, sebbene apparentemente abbiamo la sensazione di essere su un’isola tropicale, per quel che concerne il mondo del lavoro, assistiamo ad un travolgente cambiamento sia interno che esterno all’Azienda.

Potremmo tranquillamente asserire che attualmente siamo al centro di una “tempesta perfetta” : è sotto gli occhi di tutti il “vortice delle assunzioni” soprattutto nel mondo degli amministrativi, che ha contraddistinto gli ultimi anni di vita della Nostra Azienda, con conseguenti vertiginosi cambi di ruolo e mansione degli stessi.

Affinché tutto “funzionasse”, da una logica schematica che raccoglieva in esigui essenziali servizi le dinamiche di lavoro di questi lavoratori, abbiamo visto il moltiplicarsi dei servizi e dei controlli incrociati interni e, a seguito della conclusione del rapporto con la Optimatica, è ricominciato il “turbinio” : questa volta creando in alcuni casi demansionamento dei lavoratori interessati, generando a volte una vera e propria mortificazione professionale o quantomeno una perdita di alcune certezze, ormai consolidatesi.

Sempre in “condizioni di centro del ciclone” abbiamo e stiamo assistendo al ridimensionamento professionale e numerico di una intera categoria, quale quella degli E.A.V. e Tecnici.

La sensazione è che baluardi che hanno resistito alla prima parte del ciclone, non resteranno indenni all’effetto della “coda” dello stesso, nel nome di una spending review che colpirà aeroporti e professionalità anche di spicco, operanti sugli stessi.

La risposta a tutto questo, da parte degli “estensori del CCNL” a tuttora ci risulta blanda e quantomeno inefficace …

Né possiamo pensare, noi, che attraverso l’accentramento di qualche servizio ( vedi quello della programmazione dei turni ) si possano creare presupposti per un risparmio utile a salvaguardare il posto di lavoro.

 

Il ciclone è la somma di una serie di fattori : il “nostro ciclone” nasce da una serie di “assunzioni indiscriminate e poco giustificabili” per le attività che svolgiamo, facendo conseguentemente lievitare i costi del lavoro, senza voler minimamente tener conto che “non sempre gli stipendi, le carriere ed i premi dei neo assunti sono stati in linea con il dettame del CCNL”.

Non tener conto dei segnali di crisi dei quali solo oggi iniziamo a vederne gli effetti, è stato un grave errore.

Ancor più grave è che al moltiplicarsi dei servizi è stata consequenziale la moltiplicazione dei Dirigenti e, in qualche caso, dei loro stipendi … gli unici, a quanto ci risulta oggi, che non risentono della “famigerata / famelica spendig review”.

Affinché un giorno possiamo evitare di assistere alla devastazione, che rimane solitamente dopo il passaggio di un ciclone, bisogna necessariamente fare quadrato e vedere se negli “anfratti” dell’economia Aziendale si possano individuare quei risparmi “virtuosi” al fine di salvaguardare questo “piccolo popolo” di seri professionisti che consentono ad Enav di ottenere sempre un prodotto di qualità.

Rimane da chiedersi :

 

-       Perché la Politica, che governa questi servizi, non  ha  colto  in tempo i venti di crisi e non ha creato attraverso contratti di programma gli opportuni “frangi-vento” di difesa ?

 

-       A quale scelta Politica si collega questo “vortice di assunzioni”, soprattutto di amministrativi, in Enav ?

 

… E ancora un’altra domanda :

 

-       Dov’era il Sindacato con la “S” maiuscola, mentre accadeva tutto ciò ?

 

A nostra modesta opinione, la soluzione non è da ricercare all’ interno di contratti di solidarietà  né attraverso l’individuazione di ammortizzatori sociali ; essa risiede nel far  partecipare  i  lavoratori   tutti  all’ IMPRESA ENAV e al capitale della stessa, del resto siamo anche noi legittimi detentori :  STAKEHOLDER .

Non ci stiamo “inventando” nulla, basterebbe rispolverare gli accordi di trasformazione da Azienda di Stato a Ente Pubblico Economico e successiva S.p.A.,all’interno dei quali veniva chiaramente indicata una partecipazione del lavoratore all’ Azionariato Aziendale e di conseguenza ai processi decisionali.

… Attenzione, il colpo di coda è il più pericoloso …

Riflettere, riflettere … riflettere …   …   …  …    …   …   …   …   …   AGIRE!

 

 

Roma, 12.10.2012                                                                  La Segreteria Organizzativa Nazionale