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"La sindrome di Narciso"
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- Pubblicato Venerdì, 09 Novembre 2012 15:17
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Prot. 087/12 Comunicato ai lavoratori :
“La sindrome di Narciso”
Vi chiederete quale attinenza possa esserci tra la storia di un mito e la nostra storia, quella che stiamo vivendo in quest’ultimo periodo in Enav.
A nostra opinione riteniamo ci sia una similitudine, soprattutto in riferimento agli ultimi accadimenti che i “Grandi Sindacati stanno denunciando” rispetto ai numerosi problemi che emergono :
- Gestione Centralizzata (turni e relativi istituti contrattuali, quali la reperibilità e gli straordinari) : come già avevamo sottolineato mesi fa, questa non avrebbe potuto necessariamente tener conto delle esigenze dei singoli impianti;
-“BOLLARE” in qualche impianto, del personale relegandolo in struttura significa che lo stesso non potrà più esercitare in linea operativa … ;
-malcontento generale che (come spiegavamo prima si tenta di arginare, ma si sta allargando a macchia d’olio) si cerca di gestire attraverso “accordini locali” …
Per quanto tempo ci si può “nascondere dietro un presunto ed improprio atteggiamento aziendale” ?
I “Grandi Sindacati” si affannano rincorrendosi con richieste all’Azienda e con comunicati attraverso i quali si aspettano spiegazioni dalla Controparte ( la quale certamente non fa altro che attenersi al suo ruolo ) e senza mai guardarsi allo specchio e senza mai mostrare quella necessaria umiltà … Bensì continuando pedissequamente ad affermare la loro “virilità” e la loro “serietà / integrità”, mostrando “un presunto scettro del potere” che i fatti stessi certificano che non hanno.
Basterebbe che questi “soggetti, specchiandosi” e facendo un po’ di autocritica si ponessero una sola domanda :
Forse dopo tutto, non sarà che gli accordi sottoscritti hanno implicitamente fatto sì che l’Azienda si ritrovi con più potere ?
Non vorremo essere noi a dare suggerimenti o soluzioni ad alcuno ma probabilmente, al loro posto, ci comporteremmo diversamente :
facendoci un bagno di umiltà, ammettendo che la situazione non è sicuramente delle migliori e non è facile da gestire, è essenziale per dimostrare ai lavoratori tutti che credono in noi e soprattutto si sono affidati a noi, ammettere i propri errori senza essere riluttanti e timorosi ma coscienti nell’assentire che si sono fatti “accordi inadeguati” e pertanto questi debbano essere disdettati perché non conformi alle esigenze.
Quasi mai, ammettere i propri errori, significa dare un segnale di debolezza, anzi noi riteniamo sia proprio l’opposto.
E proprio da questa capacità bisogna far sì che la propria gente si senta rassicurata e rappresentata da coloro nei quali hanno riposto la loro fiducia di lavoratori, sempre in attesa di un risultato scevro dalle nostre manchevolezze ed imperfezioni.
Tutti ricorderete il mito di Narciso e di come lo stesso contemplandosi ed innamorandosi di sè stesso si sia lasciato morire.
La figura che Narciso vede riflessa nello specchio d’acqua è ingannevole e porta lo stesso all’autodistruzione .
L’antidoto per questo, a nostra opinione, risiede nella democrazia, infatti non attraverso la “cieca auto – celebrazione” della propria immagine, ma attraverso un confronto continuo ed una profonda autocritica si può evitare che il movimento dei lavoratori ed i lavoratori stessi “restino danneggiati in nome di una infallibile superbia”.
P.S. : In merito al nostro progetto “La lavagna mediatica” vi rimettiamo l’ e mail di un nostro collega, il quale ci scrive :
“… Non era mai successo nella storia dell’ENAV che tutti i sindacati comunemente si accordassero proprio per una condotta antisindacale! …”.
Lasciamo a Voi ogni commento …
Roma, 09.11.2012 La Segreteria Organizzativa Nazionale