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Comunicati

"La sindrome di Narciso"

Prot. 087/12                                                         Comunicato ai lavoratori :

 

“La sindrome di Narciso”

 

Vi chiederete quale attinenza possa esserci tra la storia di un mito e la nostra storia, quella che stiamo vivendo in quest’ultimo periodo in Enav.

A nostra opinione riteniamo ci sia una similitudine, soprattutto in riferimento agli ultimi accadimenti che i “Grandi Sindacati stanno denunciando” rispetto ai numerosi problemi che emergono :

 

- Gestione Centralizzata (turni e relativi istituti contrattuali, quali la reperibilità e gli straordinari) : come già avevamo sottolineato mesi fa, questa non avrebbe potuto necessariamente tener conto delle esigenze dei singoli impianti;

 

-“BOLLARE” in qualche impianto, del personale relegandolo in struttura significa che lo stesso non potrà più esercitare in linea operativa … ;

 

-malcontento generale che (come spiegavamo prima si tenta di arginare, ma si sta allargando a macchia d’olio) si cerca di gestire attraverso “accordini locali”

 

Per quanto tempo ci si può “nascondere dietro un presunto ed improprio atteggiamento aziendale” ?

 

I “Grandi Sindacati” si affannano rincorrendosi con richieste all’Azienda e con comunicati attraverso i quali si aspettano spiegazioni dalla Controparte ( la quale certamente non fa altro che attenersi al suo ruolo ) e senza mai guardarsi allo specchio e senza mai mostrare quella necessaria umiltà … Bensì    continuando     pedissequamente   ad affermare la  loro  “virilità”   e la   loro    “serietà / integrità”,   mostrando   “un presunto scettro del potere” che i fatti stessi certificano che non hanno.

Basterebbe che questi “soggetti, specchiandosi” e facendo un po’ di autocritica si ponessero una sola domanda :

 

Forse dopo tutto, non sarà che gli accordi sottoscritti hanno implicitamente fatto sì che l’Azienda si ritrovi con più potere ?

 

Non vorremo essere noi a dare suggerimenti o soluzioni ad alcuno ma probabilmente, al loro posto, ci comporteremmo diversamente :

 facendoci un bagno di umiltà, ammettendo che la situazione non è sicuramente delle migliori e non è facile da gestire, è essenziale per dimostrare ai lavoratori tutti che credono in noi e soprattutto si sono affidati a noi, ammettere i propri errori senza essere riluttanti e timorosi ma coscienti nell’assentire che si sono fatti “accordi inadeguati” e pertanto questi debbano essere disdettati perché non conformi alle esigenze.

 

Quasi mai, ammettere i propri errori, significa dare un segnale di debolezza, anzi noi riteniamo sia proprio l’opposto.

E proprio da questa capacità bisogna far sì che la propria gente si senta rassicurata e rappresentata da coloro nei quali hanno riposto la loro fiducia di lavoratori, sempre in attesa di un risultato scevro dalle nostre manchevolezze ed imperfezioni.

 

Tutti ricorderete il mito di Narciso e di come lo stesso contemplandosi ed innamorandosi di sè stesso si sia lasciato morire.

La figura che Narciso vede riflessa nello specchio d’acqua è ingannevole e porta lo stesso all’autodistruzione .

 

L’antidoto per questo, a nostra opinione, risiede nella democrazia, infatti non attraverso la “cieca auto – celebrazione”  della propria immagine, ma attraverso un confronto continuo ed una profonda autocritica si può evitare che il movimento dei lavoratori ed i lavoratori stessi “restino danneggiati in nome di una infallibile superbia”.

 

 

P.S. : In merito al nostro progetto “La lavagna mediatica” vi rimettiamo l’ e mail di un nostro collega, il quale ci scrive : 

“… Non era mai successo nella storia dell’ENAV che tutti i sindacati comunemente si accordassero proprio per una condotta antisindacale! …”.

 

Lasciamo a Voi ogni commento …

 

 

 

Roma, 09.11.2012                                                                  La Segreteria Organizzativa Nazionale