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Comunicati

"Terra di mezzo ..."

Prot. 088/12                                                         Comunicato ai lavoratori :

 

“Terra di mezzo …”

 

In Enav quello che doveva essere la “terra di mezzo” è diventato il centro di gravità permanente : ci riferiamo al tavolo del confronto Sindacato / Enav .

Un centro trainante, oltre che dal tricolore  richiamato nel logo dell’Enav, anche dai colori che contraddistinguono la Champions League, che “sforna” a valanga accordi su accordi : le statistiche non mentono …

Nello scorso comunicato avevamo scritto della possibilità di disdire gli accordi, operazione che a nostra opinione sarebbe stata opportuna visto il “malfunzionamento” degli stessi (questo da parte sindacale ); parte che ovviamente è rimasta sorda .

Pur operando con difficoltà (ormai è ben noto a tutti l’accanimento terapeutico nei nostri confronti ), siamo stati informati attraverso voci di corridoio sufficientemente attendibili  (e qualora le stesse risultassero corrispondenti alla realtà) che l’Azienda “ha fatto tesoro” del nostro suggerimento : “infatti un accordo economico travestito da rinnovo contrattuale è stato di fatto disdettato” .

Siamo certi che qualcuno potrà asserire che trattasi di semplici “aggiustatine” oppure trattasi di “volgarissimo tentativo” di attuarle, o ancora peggio negherà il tutto, stiamo parlando del problema dei Piloti di Radiomisure in relazione alle gare internazionali vinte  .

Sembra che l’Azienda fosse pronta a “mettere mano al portafoglio per elargire un ulteriore incremento retributivo strutturale” (per questi professionisti) in risposta ad una gara vinta , la quale ha un suo inizio ed una sua fine con un costo annuo lordo a dipendente che sembra si aggiri intorno a E 10. 000  .

Voi ci risponderete probabilmente che è “una bufala”, perché questa Azienda sta esercitando spending review da tempo, ed in tutti i settori : basti vedere l’accordo vigente a Milano dove il layout è flessibile quasi quotidianamente e si “muove” in funzione dei dati di traffico; oppure in alcuni impianti, dove pur di non ricorrere agli istituti contrattuali previsti quali la reperibilità o lo straordinario, si procede con il cambio delle turnazioni incuranti del disagio e delle tensioni che vengono a crearsi tra  colleghi …

Oppure vogliamo parlare dei continui risparmi sugli E.A.V. !? …

… Ecc. ecc. …

Invece a quanto ci risulta sembrerebbe proprio vero : la cosa per il momento non si è concretizzata per l’opposizione di qualcuno che, pescando nel serbatoio quasi vuoto dell’autonomia in questo Paese, ha tirato fuori l’orgoglio di essere quello che è ( e che noi gli riconosciamo, guardando con profondo rispetto la loro storia ) ovvero uomini liberi che fanno sindacato per la collettività e non per loro stessi .

Quindi siamo in presenza (qualora ci fosse una corrispondenza) di un “nuovo contratto” che ancora non ha ultimato il periodo di gestazione :  è “continuamente soggetto a preoccupanti minacce d’aborto”, ad ogni frusciare di foglia, ed è proprio per questo che ci permettiamo di suggerire, con la cautela che ci contraddistingue, un po’ di salutare riposo che in questi casi sarebbe la cura più efficace per mettere ordine alle idee .

Il movimento dei lavoratori, in questa fase storica, deve necessariamente ritrovare la giusta sfrontatezza, intesa non come arroganza, bensì come coraggio .

Vi chiediamo anticipatamente scusa, ma lasciatecelo dire con un pizzico di presunzione, che dopo la “sbandata” iniziale per quanto ci è accaduto ci siamo immediatamente rimessi in carreggiata, controsterzando, dimostrando prontezza di riflessi, lucidità e soprattutto quel carattere che appartiene ed è patrimonio solo di coloro che orgogliosamente portano avanti le loro idee .

Quasi quasi “dovremmo” ringraziare coloro i quali, tra parte e controparte ci hanno messo in questa condizione .

Ora però siamo chiamati ad un ulteriore dimostrazione di buona guida e maturità per riportare il S.A.C.T.A. ed i lavoratori là dove devono stare . Questo non ci spaventa, anzi siamo convinti che i veri valori emergano proprio nei momenti di difficoltà .

L’importanza della sfida che ci vede coinvolti è il crocevia della stagione di crisi degli ideali che stiamo vivendo: bivio tra il “toccasana” di bilanci, nei quali il lavoratore ed il lavoro sono da considerarsi asse portante del nostro sistema democratico ed economico, ed una cocente delusione.

E’ cosa nota a tutti : indiscutibile il fatto che l’economia virtuale sta “sbranando” la Sovranità del nostro Paese e la Dignità di chi contribuisce al progresso della nostra civiltà con il lavoro, tentando con arroganza di riportare nel “ghetto” della società questi ultimi .

Quindi è necessario non perdere l’attenzione: il duello è appena iniziato …  

 

P.S. : Siamo rimasti sconcertati dallo schiamazzo gioioso di alcuni “soggetti che ululano” alla luna per il raggiungimento della licenza fiso . Al loro posto useremmo prudenza : un’ incompiuta resta tale e non si può sicuramente trarne giovamento, tranne che per l’Incompiuta di Schubert ( VIII  Sinfonia ) .

Non ci arrendiamo e siamo altresì convinti che proprio quest’ evento avrà “un effetto boomerang … Proprio sugli ululatori” …

 

Roma, 13.11.2012                                                                  La Segreteria Organizzativa Nazionale