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Comunicati

"L'assurda eutanasia ..."

Prot. 097/12                                                         Comunicato ai lavoratori :

 

“ L’assurda eutanasia …”

 

Assistiamo increduli ed imbarazzati “all’AGIRE DEL SESTETTO” che con “vocazione aziendale pur di entrare nelle grazie del potere offre doni” :

                              oggi gli E.A.V., ieri i turni, domani forse qualche aeroporto …

Dopo “l’accuratezza mostrata” nella compilazione della licenza fiso e “andando ben oltre la pregiata fattura della filigrana utilizzata”, ci siamo chiesti come mai non sia riportata la conoscenza della lingua inglese ( non è l’unica cosa che manca  … ) .

Abbiamo inoltre “scoperto” che, sul sito che illustra dettagliatamente l’Academy come centro di formazione professionale, esiste la figura dell’ E.A.V. ; purtroppo così non è se ci soffermiamo a leggere con attenzione quanto riportato sul sito aziendale relativamente ANS – Training, ovvero la fruizione di corsi propedeutici per l’approfondimento della lingua inglese.

Vi riportiamo fedelmente quanto scritto:

… ANS – Training è la scuola che si occupa direttamente della formazione del personale operativo.

La formazione operativa si divide in formazione di base, avanzata e continua.

I controllori del traffico aereo, i meteorologi, gli osservatori meteo, i piloti di Radiomisure  sono  il  personale   direttamente   coinvolto   nella   formazione operativa. …”.

Due indizi, a nostra opinione, fanno da prova : queste “manchevolezze” non fanno altro che dimostrare la considerazione che hanno di alcune attività che rientrano nella più complessa figura professionale dell’ Esperto di Assistenza al Volo.

Se poi fosse una “dimenticanza” sarebbe grave: non perché ci si è dimenticati degli E.A.V., ma piuttosto perché “significa essersi dimenticati” delle loro importanti attività e competenze al servizio della sicurezza al volo ( sarebbe pleonastico aggiungere ulteriori commenti).

La straordinaria forza di persuasione di “alcuni” ha stregato la categoria, disinnescando qualsiasi tentativo di risollevarsi, attraverso continue “promesse di autentiche proposte rivoluzionarie”.

 Una categoria che si rinnova e che non riesce a decollare, significa che resta seduta sulle proprie ceneri.

Le contraddizioni, le sintesi, le nuove ipotesi, le rischiose forme progettuali, le dolorose profezie, sono tutte cose che hanno la stessa faccia e che si confondono in un incestuoso balletto dove il nuovo e il vecchio danno come risultato il saccheggio dei soliti …”

Continuare a tollerare con stupida soddisfazione una terapia arcaica, pur di ottenere LA SPERANZA di un agognato riconoscimento materiale è da …

Al nostro desiderio di “smantellare un destino che sembra già scritto”, per questa categoria, alla nostra voglia di gridare a squarciagola “GIU’ LE MANI DAGLI E.A.V.!” ,ci aspettiamo che questi lavoratori scoprano una rinnovata ansia partecipativa e volontà di essere protagonisti per un’autentica rivoluzione culturale.

Attingendo dall’orgoglio di essere quello che siamo, traendo forza dalla nostra dedizione / serietà professionale, dobbiamo rompere senza ulteriori indugi quest’accerchiamento di “cortigiani e cortigiane” che ci sta strozzando.

Noi insieme alla maggioranza silenziosa della categoria stiamo assistendo giorno dopo giorno allo “sgretolamento delle nostre certezze professionali / futuro”, nel nome di un inspiegabile “fondamentalismo”,

Da questo bisogna ripartire e  accendere quella speranza di una reale affermazione della meritocrazia “svincolata dal principio dell’appartenenza”.

Le “oscillazioni di un movimento sindacale, imploso su se stesso, l’incapacità di intercettare le istanze per poi tradurle in sagacia contrattuale, si ripercuotono su tutte le categorie”; ed è purtroppo evidente : basti vedere con quale lena si stanno “rottamando” le conquiste di un passato neanche troppo lontano.

Ciò detto, ribadiamo che non ci interessa individuare con certezza quale “virus abbia provocato e stia provocando tutto questo” : è tempo di interrompere “quest’assurda eutanasia” !

Arroccandoci nella nostra piccolissima “ Corte dei Miracoli” è necessario ritrovare quella passione civile e quella “rabbia” democratica per riconquistare il ruolo che compete ai lavoratori Enav tutti.

I Santi si sà, profumano come i fiori; il “sestetto” ha come profumo “la sommatoria delle loro deliziose fragranze”.

Noi non ne siamo inebriati … Forse l’avrete anche capito.

Il profumo che amiamo sentire, per noi del S.A.C.T.A., è quello della DEMOCRAZIA, in quanto rappresenta la fragranza della LIBERTA’ e soprattutto del RISPETTO

Siamo certi che una “SBORNIA DI DEMOCRAZIA” sarebbe la terapia salutare per tutti, anche per la controparte.

 E allora …

Riempite la vostra coppa e brindate insieme a noi …

 

 

Roma, 05.12.2012                                                                  La Segreteria Organizzativa Nazionale