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Comunicati

Lettera Aperta al Dir. E. Mentana TGLA7

Prot. 018/13                                                                                                                                                          

                                                                                                         Egr. Dr. E. Mentana

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Dir. TGLA7                               

 

 

Lettera Aperta al Dir. E. Mentana TG LA7

 

Premesso che l’informazione attraverso la Sua rete riscuote spesso e volentieri la nostra approvazione e che riteniamo interessanti rubriche tipo Omnibus, Coffee Break, Otto e mezzo, In onda e quanto altro, non per ultimo il suo TG, ci preme sottolineare che gli ultimi due servizi riguardanti il “pianeta Enav”, a nostra opinione andrebbero rivisti sotto una luce completamente diversa.

Fermo restando che quanto ci accingiamo a scrivere non nasconde nessuna volontà di difesa da parte nostra del management Enav, nei confronti del quale ultimamente siamo molto critici, per una serie di comportamenti antisindacali nei nostri confronti, questo non ci impedisce di sottolineare alla Sua attenzione quanto segue :

 

-       abbiamo visto “l’enfasi con la quale ci avete presentato l’umile eroe” F. Simoni; una persona che a suo dire non ha accettato compromessi che lo avrebbero portato alla corruzione. Rispetto a questo, ci preme indicare quanto di seguito : posto che le vicissitudini che hanno coinvolto l’ex A. D. di Enav G. Puglisi sono ancora al vaglio della Magistratura, in attesa di un giudizio definitivo sulla vicenda, della quale ci asteniamo dall’esprimere un’opinione, evidenziamo invece il nostro atteggiamento critico nei confronti dell’ex A.D. perché durante la sua conduzione di Enav S.p.A. abbiamo assistito al proliferare di aree dirigenziali, talvolta a nostra opinione ingiustificate, e delle quali non conosciamo il metodo attraverso il quale si sia fatta una selezione per individuare nuovi dirigenti.

Resta il fatto che sono stati scelti dall’allora A.D. Puglisi.

Ciò detto riteniamo che, qualsiasi cittadino dovesse venire a conoscenza di azioni truffaldine o di qualsiasi altro tenore che possano portare ad un reato, egli ha il dovere di denunciarlo tempestivamente.

Come ha sempre sostenuto il Presidente G. Andreotti, in una delle sue frasi storiche : “ … Pensare a male si fa peccato, ma spesso ci si indovina …”.

 Si chiederà probabilmente cosa vogliamo asserire con questo : non ci risulta  ci sia stata una pronta denuncia del “nostro eroe” al primo tentativo di corruzione; mentre quando è arrivato lo “Tsunami” che ha spazzato via l’ex A.D. G. Puglisi, molti hanno pensato in maniera consequenziale, che taluni dei dirigenti da lui scelti, sarebbero “stati messi da parte” per logica delle cose.

 E’ lì che è venuta fuori la prima denuncia.

Mentre il suo ultimo servizio sull’argomento (non conosciamo come sia nato) guarda caso viene fuori dopo l’annuncio dell’ A. U. M. Garbini di ridimensionare nell’arco della sua gestione, il numero dei dirigenti.

Questa, da parte nostra, è una mera perplessità e non un giudizio.

Certamente però quell’ “eroe” non può sostenere che sia malvisto nei corridoi aziendali.

In ogni Azienda nascono simpatie ed antipatie: noi non lo conosciamo personalmente, ma certamente conosciamo bene la gente che lavora per lui. Forse sarebbe il caso si soffermasse per un attimo a pensare quale tipo di approccio ha lui nei confronti dei lavoratori : certamente la “non simpatia” non può essere ascritta, come al contrario si è lasciato intendere dall’interessato, nell’ ultimo servizio, all’Enav  ed ai suoi lavoratori,come se fossero soliti al malaffare.

 

-       Per quanto concerne il secondo servizio che ha riguardato in particolare modo l’attuale      A. U.  M. Garbini, ci risulta incomprensibile come possa una lettera anonima (da Lei sottolineata tale), riscuotere tale rilevanza nel suo TG.  Cerchiamo di spiegarci meglio : premesso che qualora vivessimo in uno stato di polizia      sarebbe giustificabile una lettera anonima, per ovvi motivi; non comprendiamo come in uno Stato di Diritto quale è il Nostro, si possa accettare questo comportamento vile, in quanto riteniamo che qualora aleggiassero dubbi o incertezze su una selezione di personale appartenente alla categoria professionale quale quella dei Controllori del Traffico Aereo, questi avrebbe quantomeno dovuto informare la Magistratura (con conseguente apertura di inchiesta) e Lei, correttamente, avrebbe dato informazione rispetto ad una inchiesta su un presunto comportamento non lineare.

Inoltre non ci siamo mai scandalizzati quando il figlio del nostro salumiere   continua nell’attività del padre …

Altrimenti dovremmo pensare che il Registro Esercenti e Commercianti, “pulluli di nepotismo” e quindi potremmo pensare che gli esami svolti presso le Camere di Commercio, siano del tutto fasulli.

Se poi, per taluni, sia scandaloso che il figlio di un CTA possa aspirare a seguire le orme del padre, riteniamo quest’ultimo un mero preconcetto. Sfatiamo inoltre, una volta per tutte,  la “ favola dei Cinquemila Euro” di retribuzione per un CTA           ; fermo restando che per Lei sarebbe molto più facile controllare personalmente quanto percepisce un CTA di  Grottaglie o di Pescara : desideriamo ragguagliarla rispetto al percorso professionale al quale sono sottoposti, continuamente questi professionisti per raggiungere questa “fatidica” retribuzione.

Omettiamo volutamente tutta la parte relativa al percorso Accademico per il conseguimento della qualifica di Controllore, sarebbe per Lei noioso …

Successivamente a tale evento di norma un CTA J va ad espletare il suo servizio in una torre di controllo, dove comincia un processo abilitativo in affiancamento, dopo il quale inizia un’attività procedurale per poi divenire idoneo a lavorare anche con il radar.

Mediamente quest’attività iniziale dura dai sei agli otto anni …

Solamente dopo questo lungo iter può aspirare ad essere trasferito presso un cosiddetto Centro di Controllo D’Area : Centri di eccellenza professionale di cui il nostro Paese è dotato nel numero di quattro unità su Roma, Brindisi, Milano Padova.

Dal momento in cui un CTA entra a far parte del team di uno di questi quattro Centri, comincia un nuovo iter professionale, in quanto presso questi Centri esiste una settorizzazione degli Spazi Aerei che vengono da loro controllati.

 Pertanto, per ogni settore occorre una specifica abilitazione unitamente a continui aggiornamenti professionali e linguistici; e non per ultime rigorosissime visite mediche di controllo al fine di un rilascio di idoneità psico-fisica con cadenza annuale.

Il completamento di questo ennesimo percorso, lo si ottiene mediamente in dieci anni di servizio, con il conseguimento / raggiungimento di tutte le abilitazioni previste.

Ottenuto questo standard, e solo a questo punto, si può accedere alla figura professionale di Supervisore Operativo e successivamente Caposala Operativo: ultimo step di carriera professionale retribuito con i “fatidici” Cinquemila Euro, riportati nel Suo servizio.

Per renderLe meglio idea, di circa millesettecento controllori, solamente quaranta saranno i “fortunati”.

Ci consenta un’ultima osservazione : noi del SACTA siamo stati spesso accusati di aver fermato il Trasporto Aereo in Italia con pochissimi iscritti.

 Come mai le nostre vertenze sono state sempre dipinte come opera di persone inaffidabili? Come mai pur avendo radici rivendicative, rispetto a carenze organizzative o  tecnologiche dalle quali, come sicuramente Lei ben sà, derivano l’efficienza, la sicurezza e la regolarità nei nostri cieli?

 I nostri Comunicati Stampa (con tanto di timbro e firma) al contrario, non sono mai stati oggetto di attenta valutazione da parte degli organi d’informazione?

Le chiediamo anticipatamente di volerci scusare se qualche nostra osservazione possa averLe arrecato fastidio : l’obiettivo della presente, in alcun modo va così inteso; bensì riteniamo che in un Paese Democratico è necessario fare chiarezza su eventuali “punti d’ombra”, soprattutto in quei settori che sono sensibilmente a servizio di questo Paese.

 

Grazie per l’attenzione.

Le siano graditi i nostri distinti saluti.

 

 

 

 

Roma, 20.02.2013

 

La Segreteria Organizzativa Nazionale

La Presidente

Corinna Daddio