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Comunicati

"Un forte vento ed una folta nuvolaglia ..."

Prot. 019/13

 

Comunicato ai lavoratori : “Un forte vento ed una folta nuvolaglia avvolgono il nostro mondo …”

 

              Gli ultimi due Pontefici ci hanno regalato due forti segnali, i quali necessariamente ci devono spingere verso una profonda riflessione.

Il primo, con il suo “… Non abbiate paura …”, ci ha indicato che con la forza del pensiero e della convinzione è possibile cambiare il mondo; Egli ha perseguito questo obiettivo fino all’ultimo alito di vita.

Il secondo, con aria mite e fragile ma con una forza insospettabile, ha aggredito l’aria “stantia dei Palazzi della Curia” con un gesto moderno e coraggioso che infrange la tradizione secolare della Chiesa. Le sue dimissioni rappresentano un forte segnale di necessità di cambiamento.

Una necessità che la politica di questo Paese, “colpevolmente”, non ha ancora colto.

Infatti assistiamo in questi giorni ad una campagna elettorale, dove i vari “leader sono intenti a vomitarsi addosso insulti ed accuse reciproche, con inqualificabili aggettivi del tipo … cialtroni … pifferaio magico …”.Tutto ciò senza mai esibire una proposta e soprattutto senza mai fare della sana autocritica.

Una politica che si presenta ai nostri occhi in una veste “sempre più imbrattata da scandali e da corruzione; una politica che puntualmente mette in campo una classe dirigente per le nostre aziende o per l’economia dedita (a dire della Magistratura) a rubare e truffare la nostra società”.

Di contro, la stessa Magistratura è troppo spesso coinvolta nella politica.

Il mondo del lavoro ormai si è avviato, con passo deciso (purtroppo con il passo del gambero … a ritroso) verso una condizione medievale del lavoro.

La cancellazione dei diritti (tipo l’art. 18), la precarietà sempre più diffusa, la disoccupazione dilagante : sono segnali inequivocabili che ci costringono ad una profonda riflessione.

I moti operai del passato, poi sfociati negli attuali movimenti sindacali, ci avevano sottratto da una condizione di servilismo / schiavismo, alla quale purtroppo sembra proprio protendiamo a ritornare.

In questa civiltà strabiliante per risultati scientifici e tecnologici, ci colpisce l’indifferenza / assuefazione con la quale accogliamo la crescita esponenziale della corruzione, degli scandali e della totale perdita dei valori.

Il consumismo sfrenato ci ha fatto credere che la cura per tutto questo risieda nell’attuale atteggiamento; l’economia di mercato ci ha fatto sognare.

Ma ora che il sogno si sta infrangendo occorre trovare la forza per ripartire e costruire un mondo migliore.

L’ ultimo Papa ci ha indicato la strada ( tenendoci ben strette le nostre conquiste di civiltà), abbiamo bisogno di un radicale cambiamento della classe dirigente di questo Paese.

E’ necessario dare spazio a nuove idee e ad atteggiamenti che portino noi tutti ad un maggior coinvolgimento.

La storia ci tramanda esempi che necessariamente dobbiamo saper cogliere.

Occorre spingerci oltre gli stretti confini della consuetudine e della tradizione, per la nostra salvezza; gli stessi ora ci impediscono di crescere e soprattutto di essere artefici del nostro futuro.

La prima occasione, alla quale stiamo andando incontro, sono le ormai prossime elezioni : non votare per tradizione o senza riflettere …

Destina il tuo voto a chi è portatore di idee di rinnovamento della nostra società e  seppur piccolo … fai una libera e attenta analisi, senza alcun condizionamento.

La seconda occasione della quale puoi disporre è quella che riguarda il mondo del lavoro : noi riteniamo che un segnale di discontinuità sia ormai necessario per rompere la sclerotizzazione di un sistema ormai obsoleto.

Bisogna ripartire da un sistema sindacale più partecipato … La tessera non può e non deve essere un “atto di fede”…

Guarda in faccia la realtà : la nostra economia sta morendo.

Dai il tuo contributo per invertire la rotta.

Mario Draghi ci dice che le banche soffrono… E’ preoccupato …

Noi siamo preoccupati della sofferenza delle vicine famiglie greche e non intendiamo assolutamente imitare il loro dramma.

Deraglia dalla tradizione … Rifletti.

 

 

 

       Roma, 21.02.2013

 

Cisal AV      ---------------------------------------------------------- S.A.C.T.A.

Il Segretario Nazionale -------------------------------------------- La Presidente

L. Robustelli  --------------------------------------------------------  C. Daddio