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Comunicati

"...E non finisce qui ... "

Prot. 021/13

 

Comunicato ai lavoratori : “… E non finisce qui … E noi?

Spettatori ad occhi chiusi”

 

Da un lato c’era un “generale” con la sua macchina da guerra, dall’altro il “re” della comunicazione con tutti quei canali televisivi a disposizione, nel mezzo “Davide” (Grillo), con la fionda (internet), attraverso la quale ha potuto scagliare una pietra che ha mandato in frantumi i vetri dei palazzi della politica, provocando un bel riciclo di aria.

Come ha fatto? … Qual è stata la mossa spiazzante? … Semplice, non ha parlato, bensì ha “vomitato sui veri responsabili della crisi” tutti i mal di pancia della gente … Dando la stura ad altre voci coraggiose, fino a quel momento timide ed oppresse, troppo spesso tolleranti.

Neanche il tanto reclamizzato “professore” della Bocconi “con i suoi modi snob e da saputello, candidato che godeva della sponsorizzazione della divina Europa e della Germania” (sì, la Germania, avete capito bene …), è riuscito a fermare questo forte vento di rinnovamento di una classe politica con credibilità zero.

Ovviamente nessuno che abbia buon senso si può illudere che attraverso quest’evento sia tutto risolto; anzi, ora inizia proprio la parte più difficile.

Infatti, lo scenario che ci si presenta è desolante e nel contempo allarmante; del resto dopo una tempesta di questa portata ovunque si volga il nostro sguardo, vediamo macerie … dalle quali occorre ripartire affinchè si crei una politica più partecipata.

 Il vecchio potere tenterà di difendersi, agitando lo spettro dell’ingovernabiltà e dello spread, per farci paura : non dobbiamo fermarci, mai desistere … Anzi, INSISTERE!

L’altro pericolo si nasconde nell’uomo che ha capeggiato la rivolta … Così fu per Davide e per Robespierre … Speriamo che il nostro “eroe” non si ammali di “Cesarismo” e speriamo soprattutto sia capace nel trasformare i mal di pancia in fatti concreti.

Tutto dovrà partire dal mondo del lavoro e da una più capillare distribuzione della ricchezza.

Comunque vada nulla sarà più come prima … Inviolabili templi sono stati “violati”…

 

 E noi, spettatori ad occhi chiusi, cosa stiamo aspettando?

 

Davvero si può pensare che il mondo del lavoro non abbia bisogno di una “ritinteggiata”?

 

Davvero si può pensare che il movimento sindacale storico sia in grado di cogliere le necessità per cambiare passo?

Davvero si può pensare che il criterio di rappresentatività debba rimanere ancorato alla “conservazione della loro specie”?

Davvero si può pensare che le aziende pubbliche o private, “siano di proprietà” dell’amministratore di turno?

Davvero si può pensare che l’attuale sindacato sia in grado di rappresentare la meritocrazia?

Davvero si può pensare che la “nuova politica” che sta avanzando, sia in grado e sia capace, da sola e senza il nostro contributo, a cambiare le cose che ci riguardano?

 

La nostra risposta a queste domande è NO !

 

La politica è da sempre il luogo dei “compromessi” è così anche il sindacato; questo non significa che non si possa pretendere con forza una svolta morale, tesa al bene comune piuttosto che al bene individuale.

Davanti a parole quali : mobilità, cassa integrazione, esodati, licenziati, disoccupati … non si può rimanere indifferenti. Magari gli “interessati” nelle condizioni su citate, non saranno nostri fratelli, non saranno nostri vicini, né amici, né concittadini, ma comunque sia e qualunque persona essi siano,  non dobbiamo abituarci a questo oltraggio.

 

In  Enav,  seppur  con  le  dovute  proporzioni  e  con  strumenti  diversi  (per  fortuna ! rispetto agli angosciosi temi su citati ), abbiamo assistito e assistiamo ancora oggi ad “oltraggiosi” comportamenti afferenti la categoria professionale degli EAV: partendo dalla Licenza Professionale che dopo “soli” 13 anni dall’ emanazione del DPR 222/2000 ancora non si è ottenuta.

Forse la Categoria tutta dovrebbe munirsi di un cartello da attaccare ( dietro alle spalle di ognuno di noi ) con su scritto :

 

GRAZIE PER L’ INDIFFERENZA.

 

Il nostro impegno socio-politico / sindacale non può e non deve fermarsi davanti alla consapevolezza che siamo tutti spiati ed intercettati : abbiamo “occhi ed orecchie” H24 addosso. Quasi vivessimo tutti in un reality … Lasciamo perdere la privacy che riteniamo non esista. Così come non deve esistere la paura : un semplice stato d’animo dal quale occorre liberarsi.

 

Partecipare alla costruzione del nostro tempo, significa riscoprire sentimenti capaci di dare quelle emozioni e soddisfazioni tali da rendere protagonisti.

 

Accantoniamo il passato costellato da “tradimenti e delusioni” …

 

L’esponente del Partito Socialdemocratico Tedesco, ha definito “clown” sia Berlusconi che Grillo … Non ne sentivamo la mancanza, ma “purtroppo è tornata la razza ariana, che si sente anche padrona dell’Europa” …

 

E non finisce qui …

 

 Roma, 01.03.2013

 

Cisal AV      ---------------------------------------------------------- S.A.C.T.A.

Il Segretario Nazionale -------------------------------------------- La Presidente

L. Robustelli  --------------------------------------------------------  C. Daddio