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Comunicati

"Woman's Day"

Prot. 022/13

 

“Woman’s Day”

 

Come si evince da alcuni testi, sembra che l’origine dell’ 8 Marzo come giorno dedicato alle donne, non sia riferibile alla versione più diffusa ed a tutti conosciuta, legata alla vicenda dell’incendio divampato nel 1908 in una fabbrica di Chicago, occupata, nel corso di uno sciopero, da 129 operaie tessili che morirono tutte bruciate vive perché chiuse in un magazzino dal padrone.

Sembrerebbe questa più una leggenda che una verità.

In realtà, secondo alcuni testi, l’8 Marzo ha radici dal movimento universale socialista delle donne, quando nel 1907 due donne  ( l’una tedesca e l’ altra polacca ) organizzarono la prima conferenza universale della donna.

L’anno successivo, in America, il 3 Maggio 1908 nel corso di una conferenza domenicale delle donne socialiste, non essendosi presentato il conferenziere la socialista americana Corinne Brown decise di presidiare personalmente l’assemblea : in quella conferenza, in seguito chiamata “woman’s day” si discusse circa lo sfruttamento operaio da parte dei datori di lavoro ai danni delle operaie in termini di basso salario e di orario di lavoro, di discriminazioni sessuali e di diritto di voto alle donne.

Quell’evento provocò la decisione di riservare l’ultima domenica di Febbraio per l’organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto alle donne.

Fu così che negli Stati Uniti, la prima ed ufficiale Giornata della Donna fu celebrata il 28 Marzo del 1909 …

In Italia, la prima festa della donna fu il 12 Marzo 1922, per poi essere sancita definitivamente l’8 Marzo 1946.

Dimentichiamo per un attimo l’idea consumistica che ha assunto questa festa negli ultimi anni e soffermiamoci a riflettere sulle condizioni delle donne che oggi, nel 2013, si trovano ancora a dover lottare per vedersi riconosciuti quei diritti, affinché la parità di rispetto dei valori sia uguale a quella degli uomini.

Purtroppo ancora oggi permane una marginale presenza femminile nelle sedi di direzione e di decisione nell’ambito delle professioni, delle aziende, della pubblica amministrazione, delle istituzioni politiche nonostante le donne abbiano raggiunto ormai alti livelli di scolarità e distinguendosi in vari campi con un’elevata professionalizzazione e qualificazione in impieghi di responsabilità.

A nostra opinione appare quanto meno “anomalo” che si debba ricorrere alle “quote rosa” in una società che si definisce moderna.

Partendo da un’autocritica : le stesse donne sono state indotte a sottovalutarsi rispetto agli uomini, da loro stesse generati ed educati differentemente in maniera tale che si sentissero da sempre “superiori e padroni”.

Altresì non è “anomalo” dover rivendicare i nostri diritti e la parità ?

…Siamo lontani ancora anni luce …

Continuando con l’autocritica vi chiedo quante donne, nel vederne un’altra affermata o che riveste un ruolo di prestigio, tende a fare illazioni sul come e perché sia potuto accadere che questa rivesta una “carica anomala” ?

L’8 Marzo è dunque una festa della quale purtroppo si è perso il suo significato : conquiste sociali e politiche da una parte, violenza e discriminazioni di cui ancora sono vittime, dall’altra.

Meno mimose e più riflessione sarebbero i giusti ingredienti per prendere coscienza e finalmente cambiare passo.

 

Dobbiamo sforzarci, tutti insieme, affinché nasca una società nella quale la  meritocrazia sia riconosciuta a prescindere dal sesso, dal colore della pelle e da quant’altro ci renda diversi gli uni dagli altri.

 

Pertanto un “in bocca al lupo” a tutte le donne e ad una società che riconosca il valore dell’essere umano e soprattutto riconosca la sensibilità delle persone.

 

 

 

 

 

 

Roma, 06.03.2013

 

Cisal AV      ---------------------------------------------------------- S.A.C.T.A.

Il Segretario Nazionale -------------------------------------------- La Presidente

L. Robustelli  --------------------------------------------------------  C. Daddio