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Comunicati

Lettera Aperta all'A. U. M. Garbini 05/04/2013

Prot. 029/13                                         Lettera Aperta all’ A. U.  M. Garbini


Egr. Amministratore,

nella giornata del Giovedì Santo, facendo seguito ai nostri auguri pasquali, inviati con piacere a tutti i lavoratori ed a tutti quei Dirigenti di questa Azienda con i quali abbiamo avuto rapporti istituzionali in questi anni, è accaduto nel primo pomeriggio un fatto che, a nostra opinione, è risultato quanto meno inopportuno .

Siamo a precisarLe meglio l’accaduto :

nelle prime ore del pomeriggio, una dipendente Enav sull’impianto di Roma Fiumicino ( ovviamente non ci è dato sapere da chi sia stata incaricata ) ha avvicinato la nostra R. S. A. comunicandole che un “qualcuno” avrebbe dovuto smantellare la bacheca S.A.C.T.A. ( si riportano testuali parole ) .

Premesso che riteniamo questo atto indelicato sia per la tempistica che per il modo di esprimersi, ci preme puntualizzare quanto segue :

-       la bacheca, come certamente Lei ben sà, non l’abbiamo posizionata noi; bensì è stato fatto dall’Azienda, in quanto sindacato riconosciuto;

-       la ex L.300/70 all’ art.14 “Diritto di associazione e di attività sindacale”, ci riconosce il diritto di esistere;

-       sempre la ex L. 300/70 all’art. 15 “Atti discriminatori”, sancisce i comportamenti da assumere ambo le parti;

-       la stessa Legge all’art. 17 “Sindacati di comodo”, indica chiaramente i comportamenti “virtuosi” ai quali deve attenersi un’azienda;

-       la stessa Legge all’art. 25 “Diritti di affissione”, norma il modo con il quale un sindacato può fare informazione;

-       in ultimo, la ex L. 300/70 all’art. 26 “Contributi sindacali”, sancisce le modalità mediante le quali si sostiene economicamente un sindacato e soprattutto la   democrazia.

Fermo restando quanto sopra esposto e comunque in attesa di una decisione da parte della Magistratura rispetto ad una vertenza ( sulla materia ) per la quale al momento siamo confliggenti e pur tenendo conto di quanto da Voi sottoscritto in data 30 Maggio 2012 con le altre OO. SS. relativamente al Verbale di Accordo, all’interno del quale si indicano i requisiti numerici minimi per i quali un sindacato può considerarsi riconosciuto oppure viceversa, e qualora quest’accordo fosse ritenuto valido anche sul piano giuridico, certamente le prerogative sindacali che verrebbero a decadere ( a nostra opinione ), sono solamente quelle strettamente collegate al contratto e non certamente possono essere messe in discussione quelle garantite dalla Legge .

Ma, al di là di tutto questo che potrebbe portarci in  un  vicolo  cieco  dove “la polemica  la  farebbe da padrona” ( non è questo l’obiettivo che intendiamo perseguire ), noi non comprendiamo quest’atteggiamento finalizzato, a nostra opinione, solamente a “mettere la museruola” a chi liberamente ha fatto informazione, da più di un anno e mezzo a questa parte, scrivendo soprattutto relativamente ai diritti democratici derivanti dalla nostra Costituzione ed esprimendo il proprio punto di vista rispetto alla contrattazione e assumendosi anche la responsabilità talvolta di avanzare delle proposte .

E’ innegabile che il mondo economico del nostro Paese sta vivendo un periodo di sofferenza : è sotto gli occhi di tutti. Aver assunto posizioni responsabili come quelle da noi sempre tenute, come si evince dai nostri comunicati nei quali abbiamo parlato di armonizzare una parte dell’orario di lavoro e del salario, rispetto agli andamenti economici fluttuanti del mercato nel quale operiamo, non ci sembra sia stato un “comportamento anomalo” in quanto sempre finalizzato ad evitare scenari di contrazione dell’occupazione e oltre tutto non certamente proiettata  a fare del “becero” proselitismo, anzi …

Se fossero queste le nostre “colpe”, ce ne assumiamo la piena responsabilità .

Speriamo che questo fatto increscioso abbia avuto il suo epilogo Giovedì scorso, diversamente non vorremmo essere costretti a chiedere “asilo politico” nelle bacheche di qualche collega sindacalista : sappiamo bene che questo difficilmente potrà avvenire, ma dovranno rifiutarcelo … affinché tutti possano vedere quale livello di DEMOCRAZIA rappresentano / rispettano .

Nell’auspicio  che  quanto  accorso  sia  stato  solo il tentativo   “maldestro”   di     un “ qualcuno”, il quale per un motivo di opportunismo poteva pensare di “mettere a tacere definitivamente” il convinto “sussurro fuori dal coro”, e nella certezza che sicuramente questo non sia stato coordinato con la Sua persona, anche per la Sua stessa storia, la quale ci racconta che Lei proviene dal mondo del lavoro operativo di questa Azienda e quindi  sicuro motivo di soddisfazione / orgoglio per noi tutti lavoratori di Enav .

Ci  auspichiamo  che  quanto  prima  si  possa  ripristinare  quel rapporto  di  reciproco   rispetto dei   ruoli   che  ci  ha  sempre  contraddistinti  ( Azienda / SACTA ), mai mancato da parte nostra .

Restiamo in attesa di Sue eventuali soluzioni / comunicazioni .

L’occasione ci è gradita per porgerLe i nostri più distinti saluti e augurandoLe buon lavoro .



Roma, 05.04.2013

 

La Segreteria Organizzativa Nazionale

La Presidente