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Comunicati

"Doverosa premessa ..."

Prot. 034/13

 

Comunicato ai lavoratori : “Doverosa premessa … ”

 

In queste ore ci sentiamo tutti un po’ orfani : ci ha lasciati il Presidente Andreotti, l’uomo

del dialogo attraverso il quale, con certosina pazienza, confezionava ed incarnava la

scienza della mediazione che oggi “volgarmente” viene definita politica; senza mai

deragliare dalle proprie convinzioni.

Un uomo capace di affrontare con dignità e rispetto delle istituzioni, momenti difficili e

infamanti.

Ognuno di noi si è fatto una propria idea di questa figura, ma dobbiamo inchinarci tutti

con rispetto davanti ad uomini che come lui hanno fattivamente contribuito a creare questo

STATO DI DIRITTO : “ Chapeau … Presidente !”

 

Alla Lavagna Mediatica, sempre attiva, ci è giunta una mail così intitolata :

 

“ We have a dream”.

 

Rispettosi del nostro patto di tutelare l’anonimato del mittente, riportiamo alcuni

dei passaggi più salienti : “ … Un manager opera dei tagli nella sua azienda solo quando

non ha nessuna possibilità e tantomeno capacità imprenditoriali tali da sviluppare progetti

che incentivano le attività produttive incrementando i profitti e garantendo l’occupazione.

Non riusciamo a capire perché grandi manager come … hanno dimenticato quanti e quali

servizi il Governo Italiano ha affidato all’ Enav ?! … Il controllo del traffico aereo è stato

portato avanti … in maniera impeccabile e sicuramente plaudiamo …

… Il secondo servizio che il Governo ha affidato all’ Enav …

 

SERVIZIO INFORMAZIONI AERONAUTICHE

 

… a questo punto domandiamo ai nostri fantastici manager perché invece di ridurre la

categoria professionale degli EAV … alle soglie dell’estinzione non si provasse a cercare

di rendere tale servizio come quello del controllo del traffico aereo …

… Noi riteniamo e ne siamo convinti che la grossa barriera insormontabile risieda nella

mente dei nostri … vertici aziendali

… Noi vogliamo che non ostacolate il nostro progresso e ci permettete di conseguire i

nostri successi … Questo è il nostro sogno e noi ci crediamo fortemente …”.

 

 Altre volte ci siamo limitati a pubblicare le mail, questa volta però riteniamo che

l’argomento trattato meriti un approfondimento forse un po’ più accorato / accurato.

Partiamo da una semplice equazione, per rendere più comprensibile il nostro pensiero :

 

QUESTIONE MERIDIONALE : ALL’ ITALIA = EAV : ENAV.

 

Pochi ricordano che Ferdinando II Re delle Due Sicilie, nel 1863 volle creare uno

stabilimento per costruire macchine mosse dal vapore in una località vicino Napoli,

situata nella zona tra S. Giorgio a Cremano, Portici e S. Giovanni a Teduccio; nasceva

così il primo polo industriale italiano :

circa cinquant’anni prima della Breda e della F.I.A.T. .

Si racconta che lo Zar di Russia ( dell’epoca ) visitò lo stabilimento e chiese copia del

progetto per poterlo riproporre in patria.

Poi l’Italia si unificò ed il Governo Rattazzi decise che il polo industriale di riferimento doveva essere

“incarnato” da una piccola azienda genovese : l’ Ansaldo.

Quindi quest’ultima seppur quasi sprovvista di tecnologia, si “accaparrò ingenti contributi

statali”, per lo sviluppo industriale del Centro Nord; motivati da una capacità di espansione più

flessibile.

L’impianto di Pietrarsa cominciò una lunga agonia … Oggi è un Museo Ferroviario.

Agonia nella quale ancora oggi versa il Meridione …

Ma non è tutto : a quei tempi non esisteva ancora lo Stato di Diritto, né il Sindacato … e la “protesta”

degli operai venne soffocata da una carica dei Bersaglieri.

I morti furono quattro, dimenticati da tutti, forse perché non avevano la “maglietta” di una delle “squadre

in voga oggi”.

Ma è innegabile che quelle morti furono il “primo germoglio” dello Stato di Diritto : guarda caso

anch’esso sbocciato del Meridione.

Quando nacque l’ A.A.A.V.T.A.G. i servizi affidati erano quelli previsti dall’ art. 3 della ex L. 145/81 :

 

…   all’organizzazione ed all’esercizio dei sevizi del traffico aereo generale, delle telecomunicazioni aeronautiche, delle informazioni aeronautiche, dei servizi metereologici aeroportuali, e i relativi servizi amministrativi tecnici e di supporto, nonché dei servizi del traffico aereo inerenti ai movimenti degli aeromobili sulle aree di manovra; …” .

 

Nel settore delle informazioni aeronautiche erano impegnati circa 850 uomini.

Vero, il mondo è cambiato, ma le informazioni erano importanti allora … e ancor di più ora.

Sicuramente è cambiato il modo di comunicare, ma l’importanza di questo settore non si è svilita nel

tempo, anzi è divenuta sempre più centrale.

 

Infatti oggi più di ieri c’è bisogno di INFORMAZIONI CERTIFICATE : la rete è uno strumento

incredibile e veloce, ma non tutto quello che ci arriva da questa è affidabile.

Anche in questo caso si è fatta una scelta industriale, preferendo attraverso la tecnologia traslare la nostra

centralità verso Eurocontrol o l’industria.

Siamo convinti che questa scelta sia figlia di una “cecità imprenditoriale” che purtroppo ci portiamo

dietro fin dalla nascita della Nostra Azienda.


Ci vorrebbe il coraggio di innovare : non il Servizio, bensì occorre partire dai ragionamenti o meglio

dalle nostre teste.


Enav gode di una posizione privilegiata per l’accentramento di tutte le informazioni operative

aeroportuali : un tesoro da sfruttare per una S.p.A. con mentalità imprenditoriale.


Basterebbe esaltare il criterio di accuratezza ( da più parti previsto ) delle Informazioni, per passare dalla

fase di “dismissione” a quella del rilancio  … senza voler prendere in considerazione altre attività che

potrebbero esservi associate.

 

 Anche in questo caso sarebbe sufficiente leggere un libro di geografia economica per rendersi

conto del patrimonio che stiamo dilapidando.

 

Non possiamo e soprattutto non dobbiamo pensare che i “colpevoli” di tutto questo siano sempre gli altri


La colpa è nostra, in quanto abbiamo loro concesso piena libertà di decidere il nostro destino.

 

Non ci è dato sapere se un giorno nascerà un “Museo” di questo servizio, ma se così fosse non sarà colpa

dell’ “Amministratore di turno”.

 

Collega, i sogni spesso sono stati l’impalcatura per le innovazioni del futuro!

 

I sogni vanno coltivati, talvolta possono realizzarsi … ma ciò avviene solo quando ci crediamo veramente

e combattiamo con tutte le nostre capacità.

 

I diritti, di qualsiasi natura, vanno sempre tutelati con il nostro costante impegno, con la nostra tenacia,

con la nostra professionalità … al servizio della collettività.

 

Bisogna convincersi che da soli non siamo nessuno : ma se il tuo sogno diventasse il sogno di una intera

categoria, siamo certi si possa realizzare !!!


 

 

 

 

 

 

 

 

Roma, 08.05.2013

 

Cisal AV      ---------------------------------------------------------- S.A.C.T.A.

Il Segretario Nazionale -------------------------------------------- La Presidente

L. Robustelli  --------------------------------------------------------  C. Daddio