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Comunicati

"Il Governo va nel Monastero ..."

Prot. 036/13

 

Comunicato ai lavoratori : “ Il Governo va nel Monastero …

                                L’Enav in ASSOCONTROL ... La libera informazione … in clausura … ”

 

Sull’impianto di Roma ACC ci è stata chiesta dalla Direzione locale la chiave della bacheca sindacale …

chi fa libera informazione e “non è genuflesso al … così fan tutti …”, probabilmente viene catalogato

come :

 

“sobillatore o diavolo tentatore”.

 

Questo però, nell’era dell’informatica non ci impedirà di esprimere il nostro pensiero.

Guardiamo con rammarico i mille colori del movimento sindacale, una volta vivi e vitali, ora opachi per mancanza di strategia, anche per i mali che l’hanno infettato …

Sinceramente ci riesce impossibile trovare attenuanti : l’aeroporto di Forlì ha chiuso e la risposta sindacale è racchiusa in un assordante silenzio. Il mondo reale è fatto di qualcosa di meno solido del “dio danaro”, di un valore molto più duraturo.

“Cosa vuoi che sia” un aeroporto che chiude, per questi “paladini da salotto”: ma si rendono conto di quanta gente lavora nell’indotto di una infrastruttura di questa portata !?

L’uomo non è mero consumatore, tanto meno è una cosa o una merce di scambio, proprio per il fatto che è uomo egli è un valore e pertanto deve essere messo alla base del nostro sviluppo sociale : in pratica è la vera ricchezza … il mercato è solo uno strumento …

Siamo sicuri che, se le chiacchiere di questi anni avessero lasciato il passo ad un sano realismo, molto probabilmente anzi quasi certamente, l’attuale “sfascio” si sarebbe anche potuto contenere nonostante la crisi.

Dov’è finito, o meglio, in quale stanza si è asserragliato quel famoso “energumeno” che fino a ieri teneva banco nei nostri corridoi, dando lezioni di buon governo dei processi, a destra e manca, con i toni di un tribuno romano o peggio di un Cesare che con il suo pollice indicava la sorte dei comuni mortali ? …

… Tranquilli, il suo sapere è al servizio della conservazione della “specie” …

Questo per noi cristiani, non da salotto, suscita davvero un profondo senso di pena …

L’Enav “ne ha viste di cotte e di crude”, ed è sempre sopravvissuta agli eventi, ma “mai si erano viste cose” come quella di ASSOCONTROL.

Sgombriamo subito il campo : se l’etica fosse alla base del nostro vivere civile, saremmo i primi a salutare con sommo gaudio questa “svolta”… ma sappiamo tutti che è il mercato, quindi il danaro, il “vero regolatore”.

Magari per taluni, nella costruzione di questa “casa comune”, si intravede un sistema avanzato della tanto vituperata concertazione, ma è innegabile che “devono convivere sotto lo stesso tetto interessi contrapposti” … quindi per noi che difficilmente confondiamo i sogni con la realtà, ci spiace dirlo, ma si è usata una parola nuova per indicare un vecchio sistema : “consociativismo”.

Questa “maggioranza variegata, al servizio di interessi apparentemente contrapposti, di asset aziendali e sindacali”, che si sta creando, ha come collante “convenienza e opportunismo” preludio del “famigerato” Contratto di Settore.

Soltanto gli “inguaribili ottimisti possono illudersi che da questo scaturisca qualcosa di buono” : immaginate FIAT a braccetto con la FIOM ?

Il monastero, ASSOCONTROL, per usare un termine calcistico, si può definire : luogo idoneo per “fare squadra, fare spogliatoio” per vincere lo scudetto.

Ma di quale campionato ? … E, peggio ancora, chi sono gli “avversari” ? …

Non vorremmo scoprire con il tempo che gli “avversari” siamo proprio noi lavoratori.

La tristezza che suscita il declino di una società, non più capace attraverso l’etica di rialzarsi, non spegne mai e poi mai la nostra speranza …

Liberiamoci dalle nostre catene, dal nostro egoismo, liberando il flusso della nostra vitalità, come fecero proprio i nostri padri nel dopoguerra.

L’ economia e il danaro devono necessariamente tornare al servizio del nostro vivere: la cattiva distribuzione della ricchezza ha fatto sì che questi fattori siano divenuti “mostruosamente forti e devastanti”, al pari di un tornado …

Noi da queste macerie dobbiamo trovare la forza per correggere i nostri errori, senza permettere ad alcuno di “continuare a considerarci merce di scambio”.

Come dice Papa Francesco, paladino dei deboli : “…  Il fervore apostolico non è altro che la grazia di dare fastidio alle cose che sono da troppo tempo immobili nella Chiesa, fino a scoprire i confini delle nostre periferie esistenziali …”.

Occorre non subire in modo passivo questa “involuzione civile”:

 la parola d’ordine è contrastarla con l’impegno di noi tutti …

 

Il sonno della ragione ha generato la crisi, per uscirne è necessaria una scelta di capo chiara e determinata, partendo dal concetto che non si aderisce ad una sigla per il logo e tanto meno per chi la rappresenta … ma per le idee ! …

 

Il concetto per il quale “si vive bene solamente coltivando il proprio orticello” è sbagliato … soprattutto se quest’ultimi sono confinanti con altri infestati da erbacce, serpi e topi …

 

La soluzione, al contrario, sta nel coltivare tutti insieme l’orto condominiale, in quanto proprio in quel

luogo cresce l’albero sempre verde della libertà e del rispetto.

 

Se tutti noi ci impegnassimo, sicuramente lo renderemmo tale da essere sempre più rigoglioso.

Le sue radici, infatti, si alimentano attraverso l’inesauribile sete di giustizia dell’umanità.

La storia ha già condannato i tribuni, le baronie, i re, i dittatori, etc, etc. …

Condannerà, nel prossimo futuro, anche questi “servi” dell’egoismo puro e dei mercati …

 

Questa è l’unica cosa certa ! …

 

 

 

 

Roma, 24.05.2013

 

Cisal AV      ---------------------------------------------------------- S.A.C.T.A.

Il Segretario Nazionale -------------------------------------------- La Presidente

L. Robustelli  --------------------------------------------------------  C. Daddio