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Comunicati

"Chi non ha peccato ..."

Prot. 038/13

 

Comunicato ai lavoratori : “ Chi non ha peccato, scagli la prima pietra …”

 

Tranquilli … non abbiamo pietre da scagliare … ma qualche riflessione  … si …

 

L’annuncio di questi giorni, relativamente al criterio di “Rappresentatività Sindacale” (accordo Confindustria 5%), non è altro che l’ennesima dimostrazione che i “grandi sacerdoti dell’inefficienza” cercano attraverso questi “mezzucci” di cristallizzare un “ruolo di assoluto dominus”.

Si ostinano a difendere un “sistema obsoleto, incapace di assumersi responsabilità, costellato di compromessi a termine e di illusorie / estenuanti trattative, infischiandosene” se questi comportamenti siano lesivi o meno della Carta Costituzionale ( Legge FONDAMENTALE della Repubblica Italiana ).

Il conservatorismo cha caratterizza l’equilibrio di questi poteri “oligarchici ed autoreferenziali”, rappresenta da sempre il più potente freno del dialogo sociale e del libero confronto.

 

Il confronto democratico volutamente trasformato in “tirannia” ha fatto sì che quei fattori di crescita civile e sociale, perseguibili attraverso l’equilibrio produttivo, sia stato mortificato a tal punto che oggi, una sempre più larga fascia di lavoratori venga indicata come il “popolo degli invisibili” … “Vergogna” !

Bisogna prendere atto, ma non per questo accettarlo, che da troppo tempo siamo entrati in una fase dove i parametri ed i valori di riferimento sono saltati.

Siamo in presenza di un “sistema”, sempre più crescente, dove si tenta con la “violenza” di respingere le minoranze, dimenticando che se oggi viviamo in Democrazia lo dobbiamo proprio a queste ultime (vedi Mazzini, Garibaldi, etc. etc.).

 

Dove sono finite le esigenze di solidarietà ? …

 

E dove sono finiti i concetti di collaborazione, di comprensione e di cooperazione: quale tornado li ha spazzati via ? …

 

Occorre considerare che i “fattori freddi di questo sistema” impattano negativamente sui diritti dei lavoratori, creando una cattiva distribuzione delle risorse; purtroppo i processi decisionali sono nelle mani di “poteri sempre più invisibili ed irresponsabili e soprattutto privi di quella legittimità democratica”, una volta patrimonio della politica ( mercati, speculazioni, banche, etc. etc.) tutti soggetti che se ne “infischiano” del reale mondo produttivo.

Il “sistema” ci ha spinti a credere che tutto il nostro vivere sia confinato nell’incontro tra domanda ed offerta; una “visione drogata” in quanto è temporale e non prospettica perché priva di obiettivi.

I fattori di sviluppo, la crescita del benessere comune si creano dando impulso alla progettualità per disegni ben definiti, individuando preventivamente le modalità per raggiungerli e difenderli.

Ormai è inevitabile aprire un varco nel muro che hanno eretto a protezione questi “custodi dell’immobilismo”

Solo ripartendo dal libero scambio di opinione e dalla ricerca di interessi comuni è possibile fronteggiare lo “stalking” violento e quotidiano che subiscono, loro malgrado, i lavoratori.

Questo è raggiungibile solo ripartendo dal basso per poi riportare in alto il significato vero e profondo del confronto delle idee ( oggi basta guardare la tv per accorgersi che certi “confronti” non sono altro che “alibi, talvolta anche stupidi”).

I “tentacoli” del potere si sono insinuati nella mente e nell’animo della “classe operaia”, stritolandola in un abbraccio mortale …

 

Ora permettetemi di raccontarvi una “piccola” esperienza personale :

 

 … un giorno, circa un paio di annetti fa, fui “invitata” a trovare “protezione” presso uno dei “santoni” … per avere “sicura sopravvivenza” futura …

La “cosa” mi creò una profonda perplessità / sconcerto, tanto da indurmi a rivolgermi ad un caro amico di famiglia per avere delucidazioni sia sul perché e soprattutto sul come  “comportarmi”.

La risposta fu lapidaria, infatti ricordo mi disse : < Perché cerchi negli altri le risposte che non riguardano altro che la tua coscienza ? … Solo tu puoi sapere chi sei e se ancora non l’hai compreso è giunto il momento che tu lo capisca. L’unica cosa che posso fare per aiutarti è quella, per assurdo, di non darti suggerimenti e se proprio hai voglia di leggere, ti regalo alcuni faldoni che riguardano il lavoro, le aspirazioni e la sete di giustizia di un uomo qualunque … forse potranno aiutarti affinché riesca a guardare meglio dentro di te . >.

 

La scelta sono certa che ad oggi l’abbiate compresa tutti : forse per qualcuno può sembrare “difficile” per altri “logica” e consequenziale …

Resta la MIA SCELTA … Ne sono orgogliosa.

 

Pertanto se nel tuo DNA risiede una “vaga” differenza di ideale politico, non abbandonarti al “finto protezionismo violento del clan” …

Fai la tua libera scelta e scopri te stesso.

 

Tornando al titolo e al “peccato”, probabilmente anzi quasi certamente oggi posso affermare che il “mio peccato” è stato abbandonare il grande progetto ATM … Come certamente è un “peccato” che quel progetto di grande respiro politico / sindacale, si sia arenato nelle “secche di via Salaria”, perdendo di vista la politica espansiva che caratterizzava il progetto stesso …

Fermo restando che non è certamente questo, per quanto mi riguarda, un buon motivo per non ammettere un mio errore … Solo   metabolizzando i   propri   errori   si   può   ripartire   più   consapevoli, più  forti  e  più convinti di prima …

… La chiamano esperienza !!! …

 

“Chi non ha peccato, scagli la prima pietra …”.

 

 

Roma, 06.06.2013

 

La Segreteria Organizzativa Nazionale