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Comunicati

"W la deregulation ... abbasso la deregulation"

Prot. 044/13

 

Comunicato ai lavoratori : “W la deregulation … abbasso la deregulation …”

 

Per anni ci hanno assordato con manifestazioni giubilanti che l’avvento della

“deregulation” avrebbe liberalizzato il Settore del Trasporto Aereo aumentando la competitività

delle aziende che vi operano.

Oggi apprendiamo attraverso un comunicato sindacale di una delle sigle sottoscrittrici

del Contratto di Settore una frase che recita : << … gli errori gestionali e di sistema

determinati da anni di incuria e speculazione selvaggia chiamata “deregulation” che

ha prodotto solo impoverimento e perdita di competitività per le aziende e i

lavoratori italiani …>>.

Questo rappresentante che all’epoca “era unito al coro esultante dell’evviva evviva”,

oggi “illuminato”, si accorge che era tutto sbagliato e, “dando fondo ad una rinnovata

genialità, al grido abbasso la deregulation” ci dice che la soluzione è il Contratto di

Settore.

Vi domanderete : << Ma, il contratto, di chi ? >>. . . Ovviamente dei lavoratori

In quanto è proprio lì che si cerca di limare affinché si crei risparmio a beneficio di

un presunto “ Sistema del Trasporto Aereo Italiano”, che al momento non c’è o

quanto meno risulta tuttora nebuloso.

La prima limatura seria, ovviamente, la si fa sui diritti dei lavoratori: infatti “il primo

attacco si è concentrato” sui loro livelli di rappresentatività, attraverso sigle sindacali

liberamente scelte, dimenticando e probabilmente ignorando che esiste una Legge

dello Stato ( Ex L. 300 / 70 ) che determina e regola questa materia.

Ci appare strano e quantomeno discutibile vedere una delle maggiori sigle sindacali

rappresentative che ha combattuto apertamente la Dr. Fornero e “le sue voglie represse di

cambiare” la Legge 300, ora ritenga sufficiente un accordo unitario per poterla

“bypassare e violarla nel suo spirito”, all’interno del Settore del T.A. .

Nell’ accordo in questione ( e per il quale ci riserviamo ulteriori approfondite analisi

in successivi comunicati ) leggiamo all’art. 1 “Modello relazionale di informazione e

consultazione”, ai punti 2-3 e 4 :

<< …

-         allo scopo di rispondere tempestivamente alle sfide del mercato mediante miglioramenti

        nell’efficienza gestionale, della qualità di servizio, della produttività, in un ambito di       

            equilibrata valorizzazione delle risorse umane;

-       in considerazione della necessità di assicurare lo sviluppo della capacità competitiva delle aziende quale condizione essenziale per confrontarsi validamente con le esigenze dettate dalla progressiva globalizzazione dei mercati e dal processo di integrazione europea;

-       tenuto conto del ruolo essenziale in tal senso svolto da un razionale ed efficiente assetto del sistema di relazioni sindacali, in tutti i suoi livelli; … >>.

 

Al paragrafo “Osservatorio Nazionale” troviamo scritto :

 

<< … Tra le parti stipulanti viene istituito un Osservatorio Nazionale per l’approfondimento tempestivo delle problematiche connesse con l’evoluzione del sistema del Trasporto Aereo . Oggetto di esame dell’Osservatorio potranno, altresì, essere le dinamiche comuni di evoluzione dell’ Industria, al fine di ricercare soluzioni orientate alla costruzione di una logica di “sistema” . …>> .

(Ci accorgiamo in finale che l’Osservatorio, dopo tutti i paroloni riportati, è semplicemente uno strumento dedicato al monitoraggio e si riunisce semestralmente.)

 

Adesso, se il nostro amico e collega CTA di Forlì ritenesse che questi strumenti siano sufficienti a garantire la sopravvivenza dell’avamposto di civiltà qual è l’Aeroporto di Forlì, “oggi sa” dove poter indirizzare le sue istanze …

 

Noi come S.A.C.T.A. e Cisal A.V. la vediamo diversamente :

avremmo sicuramente compreso un Contatto di Settore il giorno dopo la creazione di un SISTEMA UNITARIO DELL’AZIENDA TRASPORTO AEREO ITALIANO.

Avremmo altresì compreso l’introduzione di nuove regole per i lavoratori, solo dopo aver individuato nuove regole (modelli ) comportamentali per chiunque investa nel Settore del Trasporto Aereo; così come avremmo accettato una standardizzazione dei livelli retributivi, sulla base del diverso contributo che viene dato alla catena del valore, il giorno dopo la standardizzazione dei livelli retributivi e delle responsabilità dell’ intero “management” del Settore.

Ancor di più … Se l’Azienda del Trasporto Aereo Italiano avesse individuato al suo interno un percorso virtuoso attraverso un sistema di compensazione delle perdite e il re- investimento degli utili … a rigor di logica non esisterebbe il “caso Forlì” e tanto meno quelli purtroppo previsti nel “Piano Aeroporti” … (a buon intenditore poche parole) …

Lo vediamo in tutti i settori : le dimensioni delle Aziende sono quelle che consentono di reggere una competizione selvaggia.

Occorre uscire dalle “logiche” delle microaziende, a meno che queste ultime non si consorzino in un grande sistema.

Questa è la nostra battaglia per uscire dalla crisi e per quanto concerne Forlì, non esistono soltanto i nostri amici e colleghi ai quali siamo profondamente legati, ma la nostra sensibilità ci porterà ad intraprendere una serie di iniziative per tutti quei lavoratori che attraverso l’aeroporto e il suo indotto, avevano fino a ieri un progetto di vita che non può essere cancellato con un colpo di spugna.

Saremo soli !? … Questo non possiamo saperlo, ma certamente questa è la nostra strada.

Quindi la soluzione è nella “Regulation e non nella Deregulation”; in questo lo Stato deve riprendersi un ruolo di attore principale nel pieno rispetto del sistema europeo e della “famigerata globalizzazione”, senza mai perdere di vista gli interessi del Paese.

 

 

Roma, 11.09.2013

 

Cisal AV      ---------------------------------------------------------- S.A.C.T.A.

Il Segretario Nazionale -------------------------------------------- La Presidente

L. Robustelli  --------------------------------------------------------  C. Daddio