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Comunicati

Visioni e Visionari

Leggiamo con molta curiosità le informative di chi è “ RAPPRESENTATIVO “ secondo il nuovo metro di misura ideato ad hoc in ENAV e certamente non conservato al Sèvres.

Peccato che qualcuna di queste organizzazioni abbia perso l’occasione per rimanere in silenzio, visto che la stessa in altri settori lamenta, sulla questione della “ rappresentatività “ , un difetto di democrazia.
Nel mondo del lavoro nella gestione di una qualsiasi azienda, da tempo sono stati inseriti concetti quali Democrazia, Rappresentanza dei Lavoratori e Trattativa Nazionale e Locale. Nei contratti si definisce l’ orario di lavoro da rendere e si rimanda a trattativa locale la gestione dello stesso sulla base di due criteri fondamentali :

1) adattamento dell’ orario di lavoro alle esigenze aziendali, nel nostro caso alla domanda dell’ utenza ;

2)adattamento alle caratteristiche dell’ impianto e alle esigenze del personale (servizio mensa, bar o fenomeni di pendolarismo, ecc. ecc. …).

Voler standardizzare a tutti i costi a livello nazionale queste dinamiche, provoca di fatto due effetti :
1) espropriare il ruolo delle R.S.A. ;
2) creare un sentimento di distacco nei confronti delle “impotenti“ rappresentanze locali e quindi del movimento sindacale.

Pertanto non si è “ Visionari “ se i turni negli ultimi due quadrimestri da più parti risultano “ disastrosi “, ma lo si è se qualcuno “ cade nella trappola del delirio di onnipotenza “ al fine di omologare il mondo.

Questo vale anche per il tema della rappresentatività : volere a tutti i costi togliere la parola / escludere opinioni diverse, significa non solo averne paura o peggio considerarle a priori insignificanti, ma soprattutto vuol dire
mortificare il patrimonio della pluralità e della democrazia.

Se fosse vero che le maggioranze possono governare indisturbate, allora nel nostro Paese il partito di maggioranza designerebbe il Presidente del Consiglio e il Parlamento “chiuderebbe bottega“…

Fortunatamente non è proprio così che funziona e quindi non siamo ancora sotto un regime di dittatura.

Relativamente l’argomento Radiomisure, sarebbe ora che Azienda e Sindacato si rendessero conto una volta per tutte che si parla di un reparto volo, pertanto non c’è molto da stabilire; basterebbe “ copiare “ l’ organizzazione di un
qualsiasi reparto, con le stesse finalità, di una compagnia aerea.

Inoltre leggiamo che alcuni argomenti sono risolti …
… Altri sono in via di risoluzione …

Nel mentre continuiamo ad assistere ad una “ trattativa infinita “ …

Ci parlano di Comitato dei Saggi e di Osservatorio, come se quest’ ultimo fosse il luogo sacro della concertazione di alto profilo…
Peccato che hanno scritto che l’ Osservatorio è solo un organismo di consultazione e di informazione : infatti a quel tavolo non si fanno accordi.

Forse i “ Visionari “ siamo noi che crediamo nel Diritto e nella Responsabilità / Rispetto reciproco, travalicando i ruoli …

Con tutte le nostre forze e con le regole di questo Paese continueremo ad essere ORGOGLIOSAMENTE VISIONARI e FIGLI DELLA DEMOCRAZIA …

Prot. 046/12
Roma, 18.06.2012