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Comunicati

Formidabile

Prot. 047/13

 

Comunicato ai lavoratori : “Formidabile”

 

Un comunicato unitario dei firmatari riporta : << … l’impatto sul bilancio dell’Enav delle tariffe

pagate da Alitalia si aggira sui 150 milioni E annui e quindi in caso di default della compagnia si

aprirebbe un buco nei conti della nostra Società non indifferente, tale da compromettere la stabilità

… …. Auspicando … che non ci sia necessità di interventi di ulteriore contenimento dei costi del

personale … >>.

Formidabile nel condominio del trasporto aereo si sono accorti che le difficoltà di un

condomino, quello del superattico, si ripercuotono negativamente su tutto il settore.

 

Diable

 

Ma i “Re magi … ci” che ci avevano portato in dono ovo,incenso e birra = contratto di settore,

ora si “permettono di paventare” il pericolo di un ulteriore contenimento dei costi del personale.

 

Pretendere che un brodino caldo (contratto di settore) dal sapore un po’ stantio,

(colpisca sempre e solo i lavoratori) si sostituisca alla più necessaria e urgente

cura da cavallo, di cui il settore avrebbe bisogno per ripartire è semplicemente

DIABOLIK.

 

Del resto “la modestia” del provvedimento messo in campo con roboanti squilli di

tromba, ha mostrato al primo raffreddore tutta la sua inefficacia.

La situazione sta “sorprendendo” molti: riflettendoci su, c’è ben poco di cui meravigliarsi. Il

ragionamento cinico fatto da questi “guru” non ha nulla da invidiare alla politica “becera e ottusa”

che ha caratterizzato l’ultimo decennio del nostro Paese.

Da troppi anni ci inchiniamo a “voleri biechi ed interessi egoistici” per poter poi “sacrificare” su

quest’altare, troppo spesso, diritti individuali e collettivi …

 

Il diritto non è mai negoziabile.

 

La storia ci insegna che le peggiori dittature sono nate dal tacito consenso di “miti” originariamente

giusti :

la politica va stimolata, il mercato va stimolato … Questo era e dovrebbe essere prerogativa da sempre del sindacato autonomo.

A proposito, ma dov’è finito?

Il progetto Atm aveva l’ambizione di divenire modello aggregante per il mondo del trasporto aereo

e su quel “tram” sarebbero dovute salire, indistintamente, tutte le figure professionali del settore.

 

Oggi i contratti della “gente dell’aria” (operativa) sono spesso inferiori agli stipendi degli autisti dei tir (economicamente, partendo proprio dai piloti).

A questo punto limitarsi a dissentire non basta più, ma è indispensabile cercare di intendersi

su cosa significhi oggi fare sindacato e, partendo da un’indubbia competenza di alcuni “attori”,

creare quei presupposti di amalgama di interessi dai quali far ripartire il trasporto aereo.

                   Siamo ad un bivio : “osare o morire” …

                   In un settore strategico qual è il nostro, solo dal sindacato autonomo può venir fuori quella visione d’insieme e quella competenza per una lungimirante creatività, scevra da influssi negativi. Infatti si ha la necessità di saper cogliere ed intuire le dinamiche che il futuro ci riserverà.

                   Occorre abbandonare la strada che siamo abituati a percorrere e secondo la quale ci permettiamo di giudicare uomini e cose secondo un’egoistica convenienza: occorre trovare quello spirito di gruppo, anche quando non si è proprio tutti d’accordo.

BASTA.

                   Basta con questa dorsale appenninica, che attraversa l’Italia, tutta colma di “balle che ci raccontano” da anni.

                   Non cerchiamo alcun “regolamento di conti”  e soprattutto lungi da noi eventuali pregiudizi : abbiamo tutti bisogno di investire sul nostro futuro per   tirare fuori dai guai un settore che ormai è ridotto allo stremo.

                   Faccia i conti con se stesso e con i propri iscritti chi preferisce affogare.

                   Il bilancio è veramente drammatico: dobbiamo accantonare questo modo di essere, volgare e violento, per bypassare l’indignazione affinché possiamo costruire insieme decisioni finalizzate ad affrontare con fermezza il problema, attraverso interventi tesi a potenziare l’azienda del trasporto aereo italiana o l’hub Italia … come preferite …

Qualche riflessione finale crediamo sia dovuta :

                   - non è mai troppo tardi per cominciare a fare sistema;

 

- nei paesi di maggior sviluppo il trasporto aereo si pone come centro nevralgico per  il   business del presente, ed ancor di più del futuro;

- non esiste una vera rete di distribuzione delle attrattive del nostro paese (idea semplice e di facile   attuazione);

- necessità di aumentare i ricavi commerciali … Conciliare il successo finanziario con sicurezza ed affidabilità del sistema.

C’è voluto uno schiaffo in faccia per destarci dal torpore nel quale viviamo?

 … Bene, ora che è arrivato, dobbiamo tutti insieme tenere alta la concentrazione senza mai  perdere il contatto con la realtà; e qualora dovessimo imbatterci lungo la strada, in qualche sordo opportunismo, dobbiamo essere tutti consapevoli che solo insieme abbiamo abbastanza voce per farci sentire …

 

P.S. Sono le piccole cose a fare la differenza!

           

 

Roma, 15.10.2013

 

Cisal AV      ---------------------------------------------------------- S.A.C.T.A.

Il Segretario Nazionale -------------------------------------------- La Presidente

L. Robustelli  --------------------------------------------------------  C. Daddio